Svuotate gradualmente il vostro cuore
Sri Sadhu Ram Ji


Nota di Oberoi: Il gruppo di persone che è andato ad Anupgarh a dicembre, era leggermente più grande del precedente
e c’erano molti diletti alla loro prima volta; ovviamente erano assai desiderosi e ansiosi di sapere com’era il posto e qual era esattamente il programma.
Subito all’arrivo, Baba Sadhu Ram Ji ha porto un’accoglienza molto calorosa e cordiale ad ognuno di noi e ci ha condotti nella stanza dove di solito incontra i visitatori.
Rivoltosi a noi come cari fratelli e sorelle del Sentiero, ha parlato più o meno in questi termini:


La missione di un Santo affidatagli dal suo Guru-Dio è sempre molto semplice e diretta. La sua prima preoccupazione riguarda quelle anime che sono stufe del mondo e dei suoi modi, e vogliono disperatamente incontrare un’Anima Maestra che sia connessa a Dio e che possa aiutarle a fare lo stesso, affinché siano affrancate dal dolore della separazione da Dio e possano ritornare alla Casa eterna.
I Santi non sono mai interessati a orde di seguaci. A questo riguardo il mio Satguru Ajaib Singh Ji mi ha detto che ‘il Satsang non dovrebbe essere come un mela (fiera)’, dove le persone si riuniscono per abitudine e chinano il capo da una parte all’altra, incontrano parenti e amici, mangiano al langar, partecipano ai Satsang distrattamente e tornano a casa convinti di aver eseguito il rituale periodico e, come satsanghi, di aver compiuto il proprio lavoro. No, miei cari, il Satsang è veramente sacro, speciale e straordinario. Il suo unico scopo e caratteristica è la correzione dell’anima e l’unico argomento discusso è la grandezza e la gloria del Naam: dove è disponibile, Chi è in grado ed è autorizzato a unire le anime che ne sono in cerca. Tali Santi connessi con Dio sono sempre stati rari e uno entra in contatto con tali amati Figli di Dio solo con la massima fortuna.
Uno sguardo alla vita di tali Anime Maestre rivela che tutta la loro vita è una saga di semplicità, rettitudine e gentilezza; e per coronare l’opera, di sacrificio, abbandono e meditazione. Leggete semplicemente la vita di Swami Ji Maharaj, Baba Jaimal Singh Ji Maharaj, Baba Sawan Singh Ji Maharaj, Sant Kirpal Singh Ji Maharaj e del mio stesso Sant Ajaib Singh Ji Maharaj e noterete che ognuno di loro ha trascorso lunghi anni di sacrifici, nell’abbandono e in meditazione. Hanno compiaciuto il Guru con i loro sforzi e solo allora hanno ricevuto il dovere di rigenerare le anime perdute. Questa è sempre stata la Legge immutabile ed eterna, e continuerà ad essere così anche in futuro.
Che cosa disse il mio Satguru nel messaggio registrato circa undici anni prima di lasciare la struttura fisica? Parlò con vigore dei falsi guru fittizi e della punizione assegnata a loro e ai loro seguaci. Si espresse altresì a proposito dell’importanza della meditazione e della nostra grave sconsideratezza nel non prestare orecchio a quel che ci chiese di fare. Parlò oltre dell’amore che presenta due aspetti e, poiché noi non ce ne curammo né contraccambiammo il suo amore, Lui decise di andarsene. E verso la fine aggiunse in modo innocente, “ovviamente, se trovate qualcuno che ha meditato come mi ha fatto meditare il mio Maestro, potete trarne giovamento molto felicemente. Sono pronto ad aiutare in quel caso”.
Miei cari, non esistono dei sistemi per riconoscere un’Anima Maestra se non sulla base della meditazione esemplare e senza uguali da lei compiuta.
Un Maestro di meditazione è:

- sempre veritiero,
- non fingerà né si atteggerà né ostenterà mai,
- non cercherà mai di dimostrare di essere qualcuno,
- non si rivelerà mai facilmente e
- non avrà mai pretese

Di fatto, non vuole nemmeno intraprendere il lavoro spirituale affidatogli dal suo grande Satguru e sa solo chinare il capo e obbedire ai suoi ordini, dato che non può dire di no al proprio Guru.
Miei cari, voi andate incontro a molte spese, impiegate molto tempo ed energia e affrontate grandi difficoltà per venire qua. Dunque vi consiglio di beneficiare in modo adeguato affinché i vostri sforzi siano pienamente ricompensati. Ciò è possibile solo se utilizzate ogni singolo istante in meditazione e nella divina rimembranza del mio Satguru Ajaib Singh Ji. So per esperienza che la mente non ci permette di trascorrere tempo in meditazione agevolmente. Crea numerosi problemi e fa sorgere tanti dubbi, che ritardano il progresso in meditazione.
Per giunta, sono passati cinque lunghi anni da quando abbiamo avuto la beata opportunità di vedere il volto radioso e rifulgente del nostro amato Satguru e abbiamo sperimentato l’ispirazione e l’incoraggiamento di consacrarci alle pratiche spirituali. La sua scomparsa dalla scena fisica ha permesso alla mente di diventare forte e ribelle, rifuggendo la spiritualità e l’atmosfera spirituale.
Il mio Satguru conosceva fin troppo bene tutti questi problemi e mi ha ordinato di aiutare i miei fratelli della Via a eliminare i problemi e le insidie in meditazione. Innanzi tutto mi ha fatto meditare con un cuore d’acciaio, mi ha fatto attraversare tutti i piani spirituali, ad uno ad uno, dal basso fino in cima, e mi ha permesso di affrontare tutte le circostanze immense e inesprimibili di questo Sentiero. Mi ha dato l’incarico di aiutare gli altri solo dopo che Lui era soddisfatto e felice al riguardo.
Per favore, utilizzate quest’opportunità per portare alla luce le difficoltà che ostacolano la correttezza e la costanza della meditazione, e con la grazia del mio Satguru farò del mio meglio per darvi tutto l’aiuto e l’assistenza affinché possiate applicarvi alla meditazione con serietà.
Miei cari, per favore, capite che abbiamo avuto abbastanza tempo per godere i piaceri della vita. Dobbiamo separarcene se vogliamo gustare il piacere del Naam. Il nostro cuore è diventato pieno zeppo del mondo e della mondanità, e dobbiamo svuotarlo gradualmente in modo tale da diventare un luogo adatto per il Guru e per Dio.
Ciò è possibile solo ripetendo con ogni respiro i cinque Nomi caricati ricevuti al momento dell’iniziazione: mentre siamo seduti, in piedi, camminando o facendo qualsiasi cosa. Il Simran del Guru reciderà il simran del mondo e la nostra attenzione sarà rivolta al Guru e non al mondo, a cui è attualmente attaccata.
Inoltre, dobbiamo purificare il cuore dalle passioni e dai possedimenti, dall’orgoglio e dal pregiudizio, dall’io e dal mio, dal malanimo e dall’inimicizia, dalla calunnia e dall’atteggiamento critico verso gli altri; e per fare tutto questo ancora il Simran del Satguru è l’unico mezzo.
Miei cari, tutto ciò richiede sforzi coscienziosi e responsabili, ma posso dirvi per certo che qualunque sforzo facciate, il Satguru ne prende debita nota e, aggiungendo la sua stessa generosità e grazia, ci ricompensa molte più volte. Pertanto dobbiamo procedere con costanza e continuità su questo Sentiero e andare avanti a pregare il Satguru come mendicanti; e non c’è motivo per cui non noteremo dei progressi, non procederemo oltre, non ci avvicineremo alla nostra destinazione. Per favore, acconsentite alle mie richieste, accettate il mio parere e stimate il desiderio del mio cuore; incominciate a dedicare più tempo alla meditazione mentre siete ancora qua con me o a casa vostra. La regolarità e la puntualità ripagheranno. Se cercate di parlare meno, di mangiare meno e di dormire meno e mediterete di più, il mio Satguru Ajaib Singh, che risiede in ognuno di voi, risponderà di cuore e si rivelerà a voi sullo schermo interiore rendendo la vostra vita più felice, pacifica e significativa.
Ho cercato di riversare il mio cuore anche prima di servire il tè, eccetera. Penso che sia di grande beneficio e importanza per voi come pure per me. Più tardi vi parlerò di altre questioni.

 

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