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La luce di Kirpal

Kirpal Singh
pagine 536 - 10,00 euro

ottantotto domande e risposte tra Sant Kirpal Singh Ji e i suoi discepoli

 

«I Maestri vengono di tempo in tempo per insegnare secondo il bisogno del momento. I Maestri non dicono mai: “Noi parliamo”, piuttosto “Egli parla”, diventano solo un canale. Rivelano quanto ispirato, non quel che vogliono dire, secondo il bisogno del momento, l’occasione. Rivelano libri. Rivelano scritture; le scritture furono rivelate attraverso di loro, non è vero?» (7 gennaio 1971)

In nessun’altra epoca della storia registrata di un Santo i suoi discepoli sono mai stati così fortunati ad avere un volume delle sue esatte parole trascritte in modo accurato. Questi discorsi sono trascrizioni parola per parola di registrazioni su nastro di discorsi in inglese del Maestro Kirpal Singh e riportati secondo le sue istruzioni.


«Trascrivi esattamente quel che c’è sul nastro. Lo esaminerò. Mettilo come manoscritto e dammelo… Tutti quei discorsi formeranno libri meravigliosi per voi, su tutti i temi… So quel che sto dicendo, ma mettetelo per iscritto. Tantissimi altri sono venuti qui, hanno fatto centinaia di domande, informazioni assai preziose su tutti i temi diversi. Avete ottenuto qualcosa. Perché darvi tutto questo? Perché non tenerlo riservato per me? Sapete? Desidero che ognuno di voi diventi come me e anche di più; voglio che progrediate più di me. Desidero che ognuno di voi diventi ambasciatore». (22 febbraio 1971)


La capacità espressiva poetica del Maestro con la lingua inglese è stata lasciata intatta per quanto possibile. Egli parlava il linguaggio dei Santi che è il linguaggio universale dell’amore. Questi discorsi sono trascritti in modo così accurato che (lasciando stare gli errori umani e di edizione, ovviamente), se uno volesse, potrebbe letteralmente seguire le parole scritte con le registrazioni originali dei nastri.
La luce di Kirpal copre tre periodi di discorsi registrati. Momenti indimenticabili si dipanano attraverso questi discorsi; momenti di gioia incomparabile per quei gruppi fortunati da Stati Uniti, Canada, Germania, Italia e altri paesi che assorbirono la sua radiazione e ascoltarono le sue parole.
Nel settembre del 1970 Bob Redeen, di professione commentatore alla radio, ricevette il permesso e fu persino incoraggiato dal Maestro a fare «centouna domande» al Sawan Ashram, Delhi, India (capitoli 2, 15). Il secondo periodo di discorsi fu a Rajpur (ottobre-dicembre 1970) durante la costruzione del Manav Kendra (Centro dell’Uomo). Nel terzo periodo di questi discorsi (gennaio-marzo 1971), pure a Rajpur, il Maestro dà risposte profonde su temi individuali suscitati magari da una domanda. Fu durante quest’ultima fase che molti discorsi furono trascritti in India con l’incoraggiamento e i suggerimenti del Maestro. In questo periodo anche noi negli Stati Uniti avemmo il privilegio di ottenere il permesso di partecipare insieme per la trascrizione dei discorsi registrati precedentemente. Il Maestro in persona soprintendeva a questo progetto e ricevemmo istruzioni rigide da lui su come procedere; ma il manoscritto completo sotto forma di libro non fu pronto per lui da rivedere prima che lasciasse il corpo fisico. Ad ogni modo esaminò alcuni discorsi personalmente prima della loro pubblicazione su Sat Sandesh [la rivista pubblicata dal Sant Bani Ashram durante la missione di Kirpal Singh n.d.t.].
Una volta fui testimone quando il Maestro lesse uno di questi discorsi trascritti, fece alcuni cambiamenti e lo approvò per la stampa su Sat Sandesh. Fu a Fort Lauderlade, in Florida, nel dicembre del 1972. Il Maestro era seduto su una poltrona, semplicemente radioso; letteralmente raggiante d’amore. Gli consegnai il manoscritto di «Dio è entrato nella mia casa» e chiesi se fosse stato possibile controllare questo discorso meraviglioso per la stampa su Sat Sandesh. Rise di soppiatto e disse: «È tutto bello, Dio è meraviglioso». Esaminò il discorso durante la notte e il mattino seguente lo consegnò a Russell Perkins. Fu stampato nel numero di Sat Sandesh del maggio 1973.
A partire dal gennaio 1974 fu evidente che il Maestro ci stava dando segnali mirati della sua imminente dipartita. Tuttavia solo dopo la sua dipartita dal corpo fisico riuscimmo a comprendere quel che ci stava dicendo.
Per molti mesi aveva affidato tanto lavoro a Reno Sirrine, capo della Ruhani Satsang [La Scienza divina dell’Anima, nome della missione di Kirpal Singh n.d.t.], qui negli Stati Uniti. Il controllo finale con l’approvazione dei manoscritti prima della stampa fu uno dei lavori assegnati a Reno. Reno riceveva copie dei manoscritti e incoraggiava i nostri sforzi fino a quando anche lui lasciò il corpo fisico.
Il signor Sirrine, in accordo con le istruzioni del Maestro di non stampare nulla di natura controversa su altre persone o associazioni religiose, aveva chiesto di eliminare i nomi discutibili di persone come capi, organizzazioni, eccetera, la cui conoscenza non ci avrebbe aiutato nel nostro sviluppo spirituale. Il nostro sviluppo spirituale era di fatto lo scopo primario principale del soggiorno terreno del nostro amato Maestro, dei suoi discorsi e di tutto quello che diede. L’amore di Dio che si manifestò attraverso di lui ci ispirò a cercarlo nell’intimo, per trascendere la grettezza delle faccende mondane:


«Su ventiquattro ore trascorrete del tempo con Lui, dentro di voi. Non vi costa nulla. Vi costa qualcosa? Allora? Siete venuti da migliaia di chilometri, a che pro? Solo per apprendere queste poche parole. Passate del tempo dentro di voi. Dio dice: “Sono dentro di voi, non prendetemi in giro”. Non è una bella storia da scrivere?» (20 febbraio 1971)

«Come posso essere contento con voi se non vivete in base a ciò che dico, se non dedicate tempo alla meditazione per avere buon esito? Sarò contento, felicissimo quando vi innalzerete, viaggerete interiormente. Capite? Dunque vivere in base ai comandamenti è la cosa migliore, il primo passo. Tutto il resto seguirà». (21 marzo 1971)


Ci mise in contatto con «il Pane e l’Acqua della Vita» e dichiarò:


«Questa solo è l’apertura, capite? C’è una fonte e si forme-rà una piccola onda: tuffatevi in essa. Egli però non è tutta la fonte; ne è solo il portavoce. Da dove sta sgorgando l’acqua o da dove pare che stia sgorgando? L’acqua sgorga da una fonte perenne dopo tutto. Dunque ci sono libri nei fiumi e sermoni nelle pietre, non è vero? D’accordo, perché dovreste sprecare il vostro tempo? Volete andare lì, allora provate». (28 marzo 1971)


Non c’è nessuno che abbia avuto a che fare con questi discorsi che non ne ha tratto giovamento in qualche modo: da quelli che hanno registrato, trascritto, dattilografato, ridattilografato, corretto, ridattilografato, eccetera fino a coloro che hanno letto e «assimilato». Per i discepoli le sue parole portano la dolce rimembranza e l’ispirazione per mettere ulteriormente in pratica i suoi comandamenti e cercarlo interiormente. Kirpal ha acceso la luce dentro di noi e ancora ravviva la fiamma. Per coloro che non hanno ancora ricevuto il contatto interiore, le sue parole stimolano ispirazione, speranza e guida.

 

dalla presentazione di Sharleene Sherwin

 

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