La preghiera è il sale della vita e non possiamo farne a meno. È insito nella natura dell’uomo pregare per esaudire i propri desideri, qualunque essi siano. Il più delle volte non sappiamo per cosa pregare, come pregare e cosa fare per rendere la preghiera una grande forza dinamica che possa suscitare la misericordia del cielo.

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Tutte le religioni concordano sul fatto che la preghiera nella sede dell’anima fa emergere tutti i poteri latenti della Divinità e che attraverso di essa si può raggiungere la beatitudine spirituale. È un anello di congiunzione tra il Creatore e la sua creazione, tra Dio e l’uomo. È un bastone di sostegno nelle mani di un aspirante spirituale e un’anima pellegrina non può farne a meno dall’inizio alla fine del viaggio, perché salva da numerose insidie sul cammino e trasforma totalmente la mente fino a farla risplendere e riflettere la luce dell’anima.

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Il servizio disinteressato è un tonico per il cuore dell’iniziato che infonde un profondo senso di devozione amorevole per il misericordioso Potere del Maestro.
Preghiera e sforzo vanno di pari passo. La prima dà un impulso alla rettitudine, mentre il secondo cagiona una vita veritiera che è più alta della Verità. La regolarità in meditazione apporta tutto ciò che è sublime e utile per il progresso spirituale interiore con la grazia del Maestro.

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Il segreto del successo della preghiera non sta tanto nelle parole che usiamo, né nel tempo che le dedichiamo, né nello sforzo che facciamo, quanto nell’attenzione concentrata alla sede dell’anima per renderla appassionata.
La forma più naturale di una preghiera vantaggiosa è l’anelito dell’anima senza l’ausilio di parole, orali o mentali, con la lingua del pensiero. Una preghiera di questo tipo genera e sprigiona una tale energia spirituale in grado di attrarre tutte le potenze cosmiche, che si combinano insieme dando forma alle cose nel miglior modo possibile. Una vera preghiera è un processo continuo, indipendente da forma, tempo e luogo, e conduce infine al perfetto equilibrio e all’assenza di qualsiasi desiderio.
Questo è il punto culminante della preghiera autentica e qui la preghiera stessa cessa di essere una preghiera e diventa uno stato d’essere, mentre uno si eleva gradualmente prima nella Coscienza Cosmica e poi nella Coscienza Universale, con la Volontà divina che gli si rivela pienamente. Rappresentano l’essenza e lo scopo ultimo della preghiera.

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La preghiera è, in senso stretto, un altro nome per raccogliere alla radice della mente le facoltà estroverse e vagabonde della mente. Come i raggi del sole si diffondono nel mondo, allo stesso modo si possono ritirate e raccogliere alla loro fonte. Questa concentrazione, mentre si implora aiuto, è chiamata preghiera.

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La preghiera non è altro che una volontà concentrata che ricade sulla sua fonte, il grande serbatoio di potere, in cui sono racchiuse tutte le possibilità fisiche, mentali e spirituali e a cui si può attingere secondo le necessità.

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In tutte le circostanze difficili la preghiera è l’ultima arma del nostro arsenale. La preghiera ha buon esito laddove tutti gli sforzi umani falliscono.

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Mi dispiace per la tua malattia. Di solito è il risultato della reazione del karma passato. La preghiera e la gratitudine garantiscono la pace e l’armonia interiore per sopportare i pericoli della vita fisica, che è una fase di passaggio dell’anima nel lungo viaggio di ritorno alla vera Casa del Padre.
Ti renderai conto che ciò è dovuto al misericordioso Potere del Maestro, il quale sta saldando i debiti karmici e che il modo migliore per mantenere la stabilità interiore, è quello di essere pazienti e rassegnati alla suprema Volontà del Padre. Cerca di adattarti alle circostanze nel miglior modo possibile.

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La vera preghiera è dunque il mezzo per concentrare le facoltà erranti in un unico centro, il centro dell’anima, al fine di raccogliere le correnti spirituali nel punto fermo del corpo, tra e dietro gli occhi.
Lì risiedono tutta l’adorazione, tutte le preghiere, tutte le rinunce e tutta la conoscenza di questa realtà e dell’Aldilà. La Via della salvezza consiste nel contatto diretto con il Potere interiore, piuttosto che nel rimanere invischiati nelle cose esteriori.

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Surat Shabd Yoga