Kirpal Singh

"Meditazione e ritiro"

Sono felice che tu sia stato iniziato e abbia sperimentato la santa Presenza, la quale altro non era che il Maestro all’opera. Hai altresì avvertito un certo distacco dal corpo e hai visto “nubi blu e arancioni”. Il Maestro ti stava ordinando nell’intimo di lasciar andare il respiro, cosa che non riuscivi a fare viste le tue abitudini precedenti. Devi risolvere questo e troverai le tue meditazioni assai pacifiche nell’intimo senza alcuna consapevolezza del corpo fisico, per niente. Ciò mostra totale incoscienza del corpo fisico o, per così dire, del ritiro delle correnti-spirito dal corpo.
Quelli che sono iniziati da me qui, alla primissima seduta, sperimentano ritiro, apertura della visione interiore e ascoltano i suoni più elevati: campane, conchiglie, tuoni, eccetera. Viene loro ingiunto di dedicare tempo regolare giorno per giorno. Coloro che lo fanno, anche per un’ora, sperimentano tutto ciò ogniqualvolta meditano. Un discreto numero ha poi trasceso la Grande Stella, la Luna e raggiunto il Maestro interiore e parla con lui. Alcuni riescono a comunicare a volontà messaggi al Maestro e ricevono le sue risposte in breve tempo. Tra i nuovi iniziati, alcuni hanno raggiunto il primo piano – il Sahandal Kanwal – e l’hanno pure attraversato. Il ritiro delle correnti sensorie dal corpo fisico è doloroso solo quando non lo pratichiamo in modo corretto, come spiegato. Se la pratica è svolta correttamente, non si avverte alcun dolore. Il motivo è che le correnti sensorie che avvertono dolore, sono completamente attirate alla sede dell’anima tra e dietro gli occhi e le correnti del prana (le correnti motorie) non vengono coinvolte nel processo di ritiro: proseguono a lavorare involontariamente come prima.
Alcuni all’iniziazione cadono perfino senza alcuna coscienza del corpo fisico e altri avvertono il ritiro. Ambedue rimangono coscienti nell’intimo di tutto ciò che vedono, sperimentano e lo ricordano in seguito. Non è un flash o una visione (sotto l’influsso del corpo), bensì un vero e proprio ritiro interiore. In occasione del giorno dell’iniziazione i nuovi e i vecchi iniziati sono saturi di meraviglia nello sperimentare e vedere tali cose. È tutto dovuto alla grazia del Maestro. Il ritiro delle correnti sensorie, come spiegato, non lascia alcuna tensione sull’energia o sul principio di vita dell’uomo. Il ritiro fatto con la pratica delle correnti del prana dà dolori incredibili e pone una tensione sull’energia o sul principio di vita. Sono stato ai piedi del Maestro per ventiquattro anni. Non c’è mai stato alcun caso di ritiro delle correnti sensorie tale da tagliare la vita dell’uomo e ho conferme in tal senso dal Maestro interiore anche ora. Attraverso il ritiro eseguito in modo appropriato un uomo si sente rinfrescato, allegro e benedetto senza alcun motivo di tensione, eccetera. Il Bhajan e il Simran, se fatti correttamente, non abbreviano la vita dell’uomo. L’esistenza dell’uomo è abbreviata vivendo a livello dei sensi e abbandonandosi ai godimenti di una vita simile.

Scritto Da - sev. il 08 Maggio 2006alle ore 16:19:31

Surat Shabd Yoga