-2147467259|Operation must use an updateable query.

accedi all'introduzione per vedere le foto per leggere i discorsi per entrare nel forum per ordinare i video

Surat Shabd Yoga
Nome utente:
Password:
Salva password
Hai perso la Password? | Opzioni di amministrazione
 Elenco dei forum
 passi scelti, lettere e altro sulla meditazione
 Darshan di Londra

Nota: Devi registrarti per inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La registrazione è gratuita

Grandezza della finestra:
Nome utente:
Password:
Formato del testo: GrassettoCorsivoSottolineato Centrato Inserisci collegamentoInserisci e-mailInserisci immagine Inserisci codiceInserisci citazioneInserisci lista
   
Messaggio:

* HTML Attivo
* Istruzioni Html Attivi

Modalità:
Includi firma.
Notifica via e-mail la risposta di altre persone alla discussione.
     
D I S C U S S I O N E
n/a Darshan di Londra
Sant Sadhu Ram Ji
13 aprile 2008

Nota: in occasione dell’ultimo programma di Londra Baba Ji ha tenuto un breve Satsang al mattino e nel primissimo pomeriggio un darshan sulla meditazione. Quanto segue, è la trascrizione del darshan di gruppo.


Una volta fu chiesto a Sant Ajaib Singh Ji a proposito del Simran. Il Maestro rispose: “Potete meditare per terra oppure su un pancone di legno; se la superficie sulla quale meditate è dura, allora riuscirete a fare Simran in modo migliore”. Il Maestro aggiunse che se meditate su una superficie morbida, non potete progredire in meditazione.
Sant Ajaib Singh Ji ha sottolineato molto l’importanza del Simran e soleva dire che se aveste aumentato il tempo dedicato al Simran di un minuto al giorno, essendo voi stati iniziati tanti anni fa, adesso meditereste molto: in ogni caso per lo meno ora dovreste dedicare più tempo. Quanto più Simran facciamo… se riuscissimo a incrementare meditando fino a sette/otto ore al giorno, la collera che abbiamo si placherebbe. Noi ascoltiamo il Satsang, ma non ricordiamo ciò che abbiamo sentito. Riflettiamo un attimo, se fossimo noi al posto della persona con la quale ci adiriamo, come ci sentiremmo? Sì?
Miei cari, come ci sentiremmo se fossimo nei panni della persona con la quale ci arrabbiamo? Kabir Sahib ha scritto nell’Anurag Sagar che se noi meditiamo, questi cinque mali (ossia ira, lussuria, avidità, attaccamento ed egoismo) se ne andranno ad uno ad uno e nel momento in cui questo succederà, ce lo faranno sapere.
Sant Ajaib Singh Ji Maharaj diceva: “Miei cari, essere sconfitti non è tanto negativo quanto accettare la sconfitta”. Kabir Sahib ha detto altresì che coloro che sono coinvolti nella lussuria, nella collera e nell’avidità, non possono avere buon esito in meditazione. Può avere buon esito solo un impavido che abbia trasceso le distinzioni di casta, colore, credo, eccetera.
Una volta Baba Sawan Singh incontrò una persona proveniente da una regione dell’India chiamata Bangol e il Maestro le chiese quale fosse la condizione della sua mente. Rispose: “Ho una persona che cucina per me alla quale ho dato istruzioni di cucinare, mangiare per conto suo e lasciarmi il cibo per poi andarsene”. Lui soleva tornare dal lavoro, lavarsi e meditare; dopo aver meditato per sei/sette ore, alle due o tre circa del mattino soleva raggiungere la concentrazione mentale, ottenere il piacere della meditazione e a quel punto mangiava. Ecco perché dovremmo fare il Simran con amore; se lo facciamo con amore, allora il Maestro ci farà assaporare il nettare interiore del Naam. Gli amati che fanno il Simran con amore, hanno esperienze interiori sia della luce sia del suono. Se è di notte e dobbiamo intraprendere un viaggio, allora è meglio se abbiamo una qualche forma di luce o una torcia. Per questo Sant Ji diceva : “Amati, al momento all’iniziazione il Maestro ci fa sedere a meditare per un’ora e normalmente ci dà un’esperienza. Dovremmo continuare a incrementare piano piano il tempo dedicato alla meditazione affinché possiamo progredire interiormente”. Noi stessi dobbiamo analizzare e riflettere i motivi per cui abbiamo calato il Simran. Se notiamo che la meditazione è migliorata e abbiamo avuto esperienze interiori, allora dobbiamo vedere ciò che ci ha fatto migliorare sul sentiero.
Sant Ji diceva: “Amati, se volete progredire sul sentiero della Sant Mat, non dovete ferire il cuore di nessuno”. Se feriamo il cuore di qualcuno, allora non riusciremo a progredire in meditazione e non riusciremo a fare Simran in modo appropriato. Nel 1987 quando incontrai il Maestro, egli mi disse di creare un posto per la meditazione e di meditarvi con regolarità. Noi amati della zona ci radunavamo per il Satsang una volta il mese; per prima cosa meditavamo per un’ora e poi ascoltavamo il Satsang. Tutti gli amati analizzavano e pensavano se avevamo progredito o meno e i motivi per i quali era successo.
C’è un episodio sul conto di due iniziati di Baba Sawan Singh, i quali avevano esperienze interiori. Un giorno entrambi stavano meditando e alla fine si chiesero se avevano avuto esperienze interiori. Entrambi dissero che quel giorno non avevano avuto esperienze. Dovevano innaffiare i campi, però decisero per prima cosa di meditare e solo dopo di dare acqua ai campi. Il raccolto di granturco nei campi si stava seccando, tuttavia gli amati dissero: “Se il raccolto secca e non produce, appartiene al Maestro; se produce, appartiene al Maestro”. La devozione che dobbiamo praticare sul sentiero, è con piena fede nel Maestro. Questo è un sentiero dove la fede è essenziale. Il Maestro è non che non sappia tutto ciò che sta succedendo; è lui a concedere le esperienze interiori.
Kabir Sahib dice: “Dio Onnipotente vigila dall’alto le azioni di tutti dando la ricompensa in base alle nostre azioni”. Per questo se vogliamo avere buon esito nella nostra vita, ciò è possibile solo se faremo Simran. Sant Ajaib Singh Ji Maharaj diceva: “Amati, qualunque lavoro facciate, durante il lavoro dovreste continuare a fare Simran”. Sia che lavoriamo nell’agricoltura o nel commercio, in qualunque professione siamo impegnati, dovremmo continuare a fare Simran. Noi osserviamo che se i bambini vanno a scuola e studiano secondo le istruzioni dei professori, allora hanno buon esito e superano gli esami. Nei libri leggiamo come si prepara un certo tipo di dolci. Se leggiamo e basta mettendo da parte il libro, il dolce non si farà. Il Maestro diceva: “Amati, essere iniziati non è sufficiente. Dobbiamo entrare interiormente e riuscire a vedere, ad avere esperienze interiori: solo allora avremo il vantaggio del Naam”. Il mio amico avvocato sta dicendo che il tempo vola. È la volontà del Maestro Ajaib, è la sua corte; qualunque tempo ci abbia dato, ci siamo seduti insieme per ricordarlo. È la corte del Maestro, è lui che ci fa parlare; qualunque cosa desideri, ispira me o altri a dirla. Maharaj Ji diceva: “Il Maestro stesso protegge l’onore dei suoi discepoli; dove desidera che il discepolo realizzi un lavoro, il Maestro stesso va a compierlo”. Egli era il Possessore di tutto, l’Artefice di tutto, Dio Onnipotente in persona. Amati, ho detto qualunque cosa il Maestro mi abbia ispirato. Se nel farlo ho commesso qualche errore, chiedo perdono agli amati. Lui ha fatto fare anche la traduzione, se nel processo sono stati fatti degli errori, chiediamo perdono al Maestro e agli amati.


Surat Shabd Yoga

 

Torna Su
Snitz Forums

torna alla pagina principale