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 "Rimanete saldi nella Verità" - Sant Ajaib Singh J

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D I S C U S S I O N E
n/a "Rimanete saldi nella Verità"


Sant Ajaib Singh Ji


un messaggio al sangat registrato il 5 settembre 1986 in Rajasthan, India. È una specie di testamento spirituale che il Maestro ha registrato molti anni prima di lasciare il corpo con l’ordine di rivelarlo solo dopo la sua dipartita


Qualunque cosa dica, è per grazia del mio Maestro Sawan Kirpal. Il momento è estremamente difficile. Le menti delle persone sono state forviate. Tutti sono ladri di meditazione sul Naam, ma sono bravi a diventare Maestri. Dico questo perché ho iniziato molti diletti. Ho compiuto con onestà e con sincerità di cuore la missione affidatami dal mio Gurudev.
Nell’intimo non ho ricevuto ordini dal Gurudev di rivelare che lascerò questo mondo in un giorno particolare o in un certo periodo. I Santi non fanno esibizione di tali miracoli; non giocano a bambole. Per un lungo periodo, per molti mesi ho pensato di dire tutto questo dato che ogniqualvolta i Santi lasciano il corpo - anche quando i miei Maestri Sawan e Kirpal dipartirono, si formarono numerose gruppi. La gente andò in tribunale per le proprietà, il che diede adito a tanti di deridere e affermare: “Guardate i discepoli del perfetto Maestro che combattono fra di loro”. Il mio Maestro Kirpal aveva detto: “Non andare in tribunale, lascia stare, è per il tuo bene”.
Ho sempre parlato agli amati attraverso accenni, ma ahimé, nessuno vi ha prestato attenzione e la vita è diventata molto difficoltosa. Questa non è una macchina che seguiterà a lavorare senza fine, ha un limite. Dico tutto questo in base agli ordini del mio Gurudev, che nessuno dovrebbe diventare un falso Maestro e nessun satsanghi dovrebbe seguire qualcuno falso. Occorre sistemare gli acconti per ogni errore. Operare come un Maestro, concedere il Naam è difficile. Lo affermo per esperienza personale e sappiamo dagli scritti dei Maestri che i falsi Guru ottengono la punizione peggiore. L’ho dichiarato in molti Satsang. Il signor Oberoi ha riportato esattamente per iscritto tutte le esperienze di Sunder Dass con il Maestro Kirpal. Chi ha dubbi, può leggerle. Gli scritti dei Santi non mirano a spaventarci o a indurci in tentazione. Il seme non è mai distrutto nel sangat. Ci sono alcuni che mi capiscono. Nell’ashram i miei figli (Balwant e Gurmel) e la famiglia Lala (la famiglia del nonno di Gurmel, Lala) mi hanno servito molto; lo apprezzo. Ma mi dispiace che Lala non si sia sforzato di mettere in pratica quel che gli ho detto negli ultimi trenta anni, pur avendolo amato e reso come mio stesso padre (secondo Gurmel quando Sant Ji meditava, invitava sempre Lala a sedere con Lui). Hazur Kirpal diceva che l’amore procede in ambedue i modi - non è a senso unico. La falena ama la fiamma, ma la fiamma non lo sa. Ogniqualvolta la falena si avvicina alla fiamma, ne viene bruciata. Apprezzo moltissimo i miei figli, Gurmel, Balwant e la figlia giovane di Balwant, Sukhpal, che mi ha sempre dato amore pur essendo una bambina. Il principio dei Santi è che affidano il lavoro di Maestro solo a colui al quale Dio Onnipotente lo assegna. Dicono: “Devi fare il lavoro”, e glielo affidano. Leggete la storia di Prithvia (il fratello di Guru Arjan Dev che voleva diventare il successore) - si trova nel bani. Ram Dass dice: “Figlio, perché combatti con tuo padre? Non è bene combattere con i più anziani?”. Dico tutto questo perché in seguito (dopo la dipartita del Santo) la gente combatte per le proprietà, il che non è appropriato. Se chi ha fatto tanto, lo lascia dopo averlo fatto, che cosa sperano i suoi eredi di portarselo dietro quando se ne andranno? Kal non si lascia sfuggire alcuna opportunità. In seguito forvia le nostre menti e ci ispira a combattere fra di noi.
Ufficialmente, recatomi alla sede del governo, ho intestato legalmente questo murabba (circa 16 acri) di terra ai miei figli (Balwant e Gurmel), affinché in seguito nessuno possa angustiarli. Essi non sono avidi di questa proprietà - ma poiché ho visto così tanto nella mia vita (lo so), in seguito la gente che si è smarrita, forvia anche gli altri.
Con la grazia del mio Maestro ho vissuto con molto amore. In tutta la mia vita non ho mai cercato di combattere con nessuno. Non ho mai utilizzato alcuna parte del corpo innocente che ho avuto dal Signore Onnipotente nell’amore del mio Maestro per alcun male, sebbene abbiano cospirato contro di me. Ho sempre serbato questo nel cuore e ho sempre creduto che la verità è, dopo tutto, la verità. “Rimanete saldi nella verità”, ecco il detto di Guru Kirpal. Mai nel mio cuore ho nutrito sentimenti di vendetta.
Sono felice di dire tutto questo ai miei figli. Non accettate mai alcuna donazione e non utilizzatela mai. Essi hanno abbastanza proprietà per il loro sostentamento. Dovrebbero guadagnare i propri mezzi di sussistenza per vivere. Possono tenere molto felicemente il Satsang solo all’ashram. Se sono miei figli, se sono diventati miei, non si addoloreranno sicuramente per me dato che non me ne vado dopo aver fatto qualcosa di male. Mi sono molto cari con il corpo e con l’anima. Se qualcuno dice: “Non mi hanno chiamato, non ci hanno incluso (nei riti finali)”, non è sotto il loro controllo poiché io stesso ho dato loro istruzioni che, mi auguro, seguiranno. I Santi non vengono in questo mondo per costruire le loro tombe. Vorrei istruirli specificatamente secondo la tradizione dei Santi di non creare alcun luogo dedicato a me. I Santi non sono attaccati ad alcun luogo. Provengono dallo Shabd e si immergono nello Shabd. Uno incontra un tale Santo solo se è estremamente fortunato. Ho sempre detto: “A che serve prendere il Naam dal Santo se si deve ritornare in questo mondo a più riprese come gli spiriti? Il Naam è l’assicurazione della vita”.
Farò solo questa richiesta al sangat. Non sono rimasto nascosto. Il Maestro non mi ha permesso di nascondermi. Egli diede la ricchezza spirituale a chiunque con sincerità di cuore. La gente è venuta dall’Occidente e ho detto solo questo: “Ora la Mauj (il Volere) di Kirpal è creata solo per dare. Miei cari, prendete”. Sono felicissimo che hanno apprezzato la spiritualità. Gli amati come Russell Perkins, Norma Fraser, la famiglia Bagga, il dottor Molina, Don Macken e molti altri diletti che non mi hanno compreso come un essere umano, mi hanno aiutato, mi hanno considerato la forma di Dio. Raccomanderò tutti loro al mio amato Maestro, Egli è il Perdonatore e il Misericordioso.
Non ho detto questo per irritare nessuno. Le mie ceneri dovrebbero essere sparse nei campi e il resto immerso nel canale. Nessuno dovrebbe cercare di costruire alcun monumento. Se pensano: “Se lo bruciamo in un certo modo, costruiamo qualche luogo per Lui, qualcosa del suo testamento crescerà - ma se non lo facciamo, qualcosa diminuirà”. Kabir Sahib dice: “Se offrite legno di sandalo al cadavere, che ricompensa potete trarre? Se ponete sporcizia sul cadavere, che perdita subirà?”. Ho sempre sostenuto: “È meglio morire in un luogo lontano da casa dove nessuno è tua madre o padre, dove nessuno piange, si addolora e nessuno si rattrista”. Oggi è il nono mese, il 5 di settembre, sono circa le nove di sera. Ancora una volta dico che coloro nel sangat che rimarranno forti, saranno i più protetti. Se si divideranno in gruppi, Kabir dice: “Che cosa può fare il povero Maestro se i discepoli sbagliano? Il cieco non accetta nulla come il soffio dell’aria nella canna di bambù”. Spero che qualunque cosa abbia detto... le stesse istruzioni sono valide per tutti, in Occidente come pure in Oriente, dato che gli amati sono sparsi in tutto il mondo, e cioè: “Rimanete forti!”. Ovviamente, se trovate qualcuno che ha meditato come mi ha fatto meditare il mio Maestro, potete trarne giovamento molto felicemente. Sono pronto ad aiutare in quel caso. Non seguite i falsi - non sprecate la vostra vita. A Sawan fu detto che la gente aveva formato gruppi. Sawan disse: “Sono ancora pochi, verrà il giorno in cui nessuno sarà disposto a diventare un discepolo. Tutti daranno prova di essere guru e diranno: ‘Solo io sono quello vero’”. Dunque, spero che tutti voi seguirete con amore questa specie di testamento, non su carta legale, che rimarrà sempre valido nel sangat.
Il mio amore e i miei migliori auguri a tutto il sangat,


Ajaib Singh


da "Quaderni sulla Sant Mat" - volume 4 - pagina 2

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