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Surat Shabd Yoga
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 Da domande e risposte con Sant Ji/2

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D I S C U S S I O N E
n/a “La mia vita è stata diversa”

da un domande e risposte del 6 marzo 1982
16PS, Rajasthan, India

Domanda: Sant Ji, questa è una domanda personale, perdonami. Stamattina parlavo con alcuni amati e pensavamo che se il Maestro Kirpal ti accordasse il permesso… in America c’è un tipo di operazione chirurgica all’occhio che ha avuto ottimi esiti, ha avuto ottimi risultati e con la quale non dovrai portare gli occhiali. Se lo permetti, possiamo organizzare la visita in California; la tua casa allo Shamaz (ndt l’ashram in California) è vuota, la mia a Potter Valley pure. Puoi restare lì, oppure da qualsiasi parte, finché recuperi del tutto la salute.
Sant Ji: Ti sono grato per la premura e la apprezzo moltissimo. Ma vorrei dirti che essendo nato in questo paese, le condizioni climatiche e il resto sono adatti per me; per questo sarebbe inadeguato in qualsiasi altra parte del mondo. Anche quando vado a Delhi, non è molto indicato; non è idoneo per la mia salute. L’anno scorso parlammo con i medici, poiché alcuni amati si erano offerti di accompagnarmi in Colombia con l’idea che là ci sono i migliori chirurgi. Graciela (la signora che vive a Delhi e lavora per l’ambasciata colombiana) voleva organizzare tutti i preparativi, ma i medici dissero che l’India sarebbe stata preferibile per me. Anch’io penso che sia la cosa migliore dove vivo.
Domanda (Millie Prendergast): Non riusciamo a sopportare di vederti soffrire, non ce la facciamo; per cui chiediamo al Signore Kirpal di esaudire le nostre preghiere, di renderti perfetto. Ora non ho mai fatto una preghiera al Signore Kirpal, non per me stessa, ma per gli altri, che sia rimasta inascoltata. Magari c’è voluto qualche tempo, ma Lui l’ha sempre accolta. Potrebbe essere così ora?
Sant Ji: Sono grato per la tua preghiera, sono assai grato al Beneamato Maestro Kirpal che ti ha misericordiosamente resa come mia madre. Apprezzo tantissimo il fatto che tu sia mia madre. Ti ringrazio tantissimo.
La mia vita è stata diversa da quella delle altre persone, perché sin dall’infanzia ho trascorso parecchio tempo - la maggior parte della mia vita - seduto sottoterra e non ho visto gran che del mondo esterno. Una volta per cinque anni, un’altra volta per diciassette anni, un’altra volta per due anni di continuo sono rimasto seduto sottoterra a meditare, a praticare la devozione. Proprio pochi mesi prima che il Maestro Kirpal lasciasse il corpo, uscii in questo mondo. Avendo trascorso tanto tempo seduto sottoterra, durante il quale non mi presi cura della salute, non mangiai buon cibo, perché non avevo il gusto del palato (non mangiavo cibo piccante, solo cibo molto semplice), per questo non mi mantenni salubre sin dal principio. Nel 1976 quando stavamo per intraprendere il primo giro del mondo, fummo costretti a trascorrere del tempo a Delhi, come conseguenza mi ammalai e il giro saltò. Quindi l’anno successivo nel 1977 quando partimmo per il giro, non trascorremmo molto tempo a Delhi; andammo direttamente dal Rajasthan agli Stati Uniti. Facemmo la stessa cosa nel 1980, non passammo tempo a Delhi. Anche ora quando vado a Delhi, mi soffermo brevemente perché non è molto idoneo per la mia salute.
Farid Sahib ha detto: “Fintantoché la ragazza non è sposata, pensa che sposarsi sia un’ottima cosa. Ma una volta sposata, si pente e desidera non averlo fatto”. Con parole chiare vorrei dirvi che se avessi saputo che avrei dovuto portare il fardello dei karma degli amati, se avessi saputo che il Maestro mi avrebbe fatto lavorare come sta facendo fare adesso, non sarei entrato interiormente e non avrei meditato. In verità ero assolutamente sicuro nell’intimo che il Maestro era perfetto e che avrebbe liberato la mia anima portandola a Sach Khand; il fatto di tornare ancora nel mondo era fuori discussione. Non sapevo che una volta aperta la visione interiore, egli mi avrebbe fatto lavorare come ora. A quel tempo desideravo, anelavo aprire la visione interiore e manifestare il Maestro dentro di me. Se avessi saputo prima di manifestare il Maestro dentro di me che mi avrebbe usato in questo modo, non avrei aperto la visione interiore.
Sin dal principio sono stato un rinunziante per tutta la vita, perché ho lasciato subito la mia famiglia. I miei pensieri e le loro idee erano diversi: loro volevano coinvolgermi nella vita mondana, io non volevo perché anelavo Dio e cercavo qualcuno che mi potesse insegnare a praticare la devozione di Dio. Per questo non ho avuto alcuna connessione con loro, sin dall’inizio li ho lasciati e ho trascorso la mia vita come rinunziante. Quel senso di distacco è ancora qui, noterete che nell’ashram non c’è nessuno che faccia propaganda giacché non nutro alcun desiderio di avere numerosi discepoli. Infatti, i Santi non vogliono avere un esercito di discepoli: è sufficiente un unico forte discepolo. Anche ora a volte sento di abbandonare tutto e sedere nella stanza sotterranea, perché penso: “Che cosa ottengo dal mondo?”
Ma al Maestro non piace questo: vuole che le sue anime ricevano un po’ d’acqua, che la gente del mondo ottenga almeno un po’ la verità. In precedenza quando dissi al Maestro Kirpal: “Non ho alcun interesse nel mondo, non voglio fare questo lavoro”, lui rispose: “Anch’io non volevo fare il lavoro che sto svolgendo ora, ma ci furono dei motivi per cui dovetti obbedire agli ordini di Baba Sawan Singh, dovetti farlo”. Il Maestro mi aveva detto che avrei continuato la missione e ci furono dei motivi per cui dovetti farlo, altrimenti anch’io non avevo alcun interesse.
“Analogamente anche tu dovrai proseguire questa missione, mostrare la verità alle persone”. Gli dissi. “O Vero Signore, mi dici di fare questo lavoro e lo farò, ma sai che oggigiorno nel mondo c’è tanta propaganda, mi contrasteranno molto; sono tutti molto più forti di me”. Rispose: “Quando le persone cattive non tralasciano i propri atti negativi, perché le persone positive dovrebbero smettere di compiere atti positivi?”

Surat Shabd Yoga

 

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