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Surat Shabd Yoga
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 "Hidayat Nama" - Swami Ji Maharaj

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D I S C U S S I O N E
Amministratore Hidayat Nama
Shiv Dayal Singh - Swami Ji Maharaj


istruzioni esoteriche, Bachan 21 da Sar Bachan Poetry, Volume Uno
(“hidayat nama” in italiano significa “messaggio di saggi consigli)


Questo discorso è rivolto a quelli che desiderano trovare l’Essere Supremo, che sono veri ricercatori e vogliono sapere qual è la religione più alta e qual è la via più sicura e diretta.
Dovrebbero ridurre gli attaccamenti terreni. In altre parole, lasciando al loro destino ricchezza, moglie e figli dovrebbero dare importanza suprema alla compagnia dei Santi.
E tra i Santi bisogna frequentare la compagnia di quell’Adepto che pratica il Surat Shabd o il Drishti (vista), vale a dire che è esperto nella tecnica del Surat Shabd Yoga, ha perfezionato il ritiro e l’unione delle correnti spirituali al centro dell’occhio e pratica l’innalzamento dello spirito ascoltando, interiormente, i suoni celestiali.
Nel caso in cui un Adepto di questa classe non sia disponibile, dovrebbero cercare qualcuno che esegue la pratica di «colpire il plesso solare con il Nome» (ripetendo il Santo Nome in un modo particolare al centro del cuore), o uno che esegue la pratica del «controllo del respiro». La compagnia di una persona simile purificherà comunque il cuore, frenerà le propensioni malvagie e conferirà una certa gioia interiore.
In ogni caso si può raggiungere l’ascensione dello spirito solo attraverso la pratica del Surat Shabd Yoga.
È opportuno che il ricercatore sviluppi amore e devozione per un Maestro di questa levatura, che compia il servizio con zelo, solleciti la sua attenzione e gentilezza prestando seva di ogni tipo attraverso corpo, mente e ricchezza, e guardi continuamente i suoi occhi per un’ora o due, senza chiudere le palpebre, il più a lungo possibile. Occorre prolungare la durata di questa pratica di giorno in giorno. Ogni volta che Lui proietta il Suo sguardo benigno su di voi, il vostro cuore sarà purificato.
Quando, con la Sua grazia, vi inizia nei segreti e nei metodi della pratica menzionata sopra, il vostro spirito inizierà ad afferrare i suoni celestiali. Eseguite questa pratica ogni giorno, per due, quattro volte o tutte le volte in cui trovate tempo.
Se la mente provoca frustrazioni e distrazioni, bisogna offrire le preghiere al Sant Sat Guru ed eseguire le pratiche con maggiore sforzo. La clemenza del Guru e la vostra assiduità vi faranno progredire sicuramente giorno dopo giorno.
Non è corretto essere frettolosi o impazienti, perché la fretta genera aridità ed è una peculiarità del maligno.
Qualunque cosa si consegua gradualmente, è benefica, e qualunque cosa si acquisisca subito, non dura perché tale acquisizione è il dono di Satana. Tutto ciò che si ottiene dal Guru Misericordioso, dura. Tutto ciò si riferisce alle modalità esteriori della devozione.
Lo stato interiore e le fasi a cui i Santi hanno accesso, sono descritti di seguito:

L’ascesa interiore

Quando l’occhio si focalizzerà nell’intimo, vedrete il firmamento interiore e il vostro spirito lascerà il corpo per innalzarsi, allora contemplerete l’Akash (cielo, paradisi, etere) in cui si trova Sahasdal Kanwal (piano astrale), dove migliaia di petali svolgono le varie funzioni concernenti i tre mondi. Il suo fulgore inebrierà il vostro spirito.
A quel punto sarete testimoni di Niranjan, il Signore dei tre mondi. Diverse religioni che pervennero a questo stadio e accettarono la sua divinità come il Sommo Signore, furono ingannate. Nel vedere la luce e lo splendore di questa regione si sentirono paghe. Il loro progresso verso l’alto fu interrotto. Non trovarono la Guida alle regioni superiori, quindi non riuscirono a procedere oltre.
Al vertice di questo Akash (piano astrale) c’è un passaggio che è microscopico come l’occhio di un ago. Il vostro Surat (spirito, attenzione interiore) dovrebbe penetrarlo. Più avanti c’è il Bank Nal, il sentiero tortuoso, che va dritto e poi verso il basso e ancora verso l’alto.
Oltre questo passaggio arriva il secondo stadio. Qui si trova Trikuti (piano causale, regione con tre prominenze). È un lakh yojan di lunghezza e un lakh yojan di larghezza (miliardi di chilometri nello spazio interiore; un’espressione che descrive dimensioni enormi). Ci sono una magnificenza e una varietà di spettacoli su quel piano difficili da descrivere. Migliaia di soli e lune sembrano pallidi in confronto con la sua luce.
Per tutto il tempo riverberano i suoni melodiosi di Ong Ong e Hoo Hoo, che ricordano il tuono delle nuvole. Lo spirito, raggiunto questa regione, diventa molto felice, purificato e sottile. Da qui in poi diventa consapevole delle regioni spirituali.
Dopo aver gioito della beatitudine di questa regione per un po’ di tempo, lo spirito s’innalza di un crore (n.d.t. equivale a dieci milioni) e arriva a Sunn, il terzo stadio (Daswan Dwar). I Fachiri maomettani lo hanno definito Lahoot. È indescrivibile, qui gli spiriti sperimentano una grande beatitudine.
La lucentezza di questa regione è dodici volte quella di Trikuti. Qui abbondano laghetti incontaminati di ambrosia, chiamati Mansarovar. Ci sono innumerevoli fiori e giardini.
Gli spiriti, come le fate, danzano in vari luoghi. Ci sono viveri piacevoli e dolci, gustosi e freschi, e si possono udire ovunque correnti sonore e melodiose. Lo spirito sperimenta tutta questa beatitudine solo quando arriva lì. Non è narrabile.
In ogni luogo si trovano fontane di nettare, in altre parole, traboccano laghetti di nettare e sgorgano fiumi di nettare. Come descrivere lo splendore e le decorazioni di questa regione?
Ci sono piattaforme di diamanti, letti di smeraldi e piante di gioielli, tutti tempestati di rubini e pietre preziose. I pesci ingioiellati, che nuotano nei laghetti, mostrano la loro bellezza e i loro ornamenti; il loro scintillio e lucentezza attirano l’attenzione.
Oltre a ciò, ci sono innumerevoli palazzi di cristalli e specchi, in cui le entità spirituali risiedono nei loro rispettivi punti, come sono stati assegnati dal Signore.
Si apprezzano la decorazione e l’abbellimento di queste regioni solo vedendoli. L’intera creazione è puramente spirituale. È priva di componenti materiali. Gli abitanti sono spirituali e liberi dalle macchie fisiche. Solo i Santi conoscono i dettagli particolari di queste regioni. Non serve descriverli in modo più particolareggiato.
Dopo aver soggiornato lì e aver gioito della gloria per molto tempo, lo spirito di questo Fachiro proseguì secondo le istruzioni delle Guide. Dopo aver attraversato verso l’alto cinque arab (n.d.t. un arab corrisponde a un miliardo) e settantacinque crore (n.d.t. un crore corrisponde a dieci milioni) di yojan (n.d.t. un yojan corrisponde a tredici chilometri), lo spirito ebbe accesso ai confini di Hahoot (nome arabo per il Signore della terza regione spirituale) e ne testimoniò il panorama.
Lì una distesa di dieci neel (n.d.t. un neel corrisponde a dieci trilioni) è avvolta nell’oscurità. Non si riesce a immaginare la profondità di questa regione oscura. Lo spirito andò giù per un kharab (n.d.t. un kharab corrisponde a cento miliardi) di yojan, ancora non trovò alcuna fine.
Quindi lo spirito si voltò verso l’alto e procedette sul sentiero tracciato dal Guru. Non si reputa opportuno andare giù fino in fondo a questa regione, chiamata Mahasunn. È divisa in quattro sotto-piani estremamente sottili, i cui segreti non sono stati rivelati da nessun Santo. Ci sono celle di prigionia per gli spiriti condannati che sono stati espulsi dalla corte del Vero Essere Supremo. Sebbene questi spiriti non siano soggetti a problemi e svolgano le funzioni con la loro stessa luce, tuttavia, poiché non ottengono il darshan del Signore, sono irrequieti.
Comunque esiste una via d’uscita anche per loro. Ogni volta che i Santi passano per quella via con le anime reclamate dalle regioni inferiori, alcuni di questi spiriti ottengono fortunatamente il loro darshan. Questi spiriti accompagnano i Santi, che li portano di buon grado alla corte del Signore e vengono perdonati.
Lo spirito, in seguito, andò a Hootal Hoot, che in hindi è stato descritto come Bhanwargupha. Qui c’è un’oscillazione ruotante che è perennemente in movimento sottile, e gli spiriti ci dondolano sempre sopra. Tutt’intorno esistono innumerevoli isole spirituali da cui prorompono in continuazione i suoni di Sohang Sohang e Anahoo Anahoo. Le entità spirituali gioiscono lietamente ed estaticamente di questi suoni.
Altre caratteristiche di questa regione non si possono riportare per iscritto, ma solo realizzare dallo spirito quando vi accede praticando Abhyas (meditazione). Quindi è necessario continuare la pratica di questo tipo di devozione, chiamata la pratica dello Shabd. Non arrendetevi.
Dopo aver assistito allo spettacolo di questa regione, lo spirito procedette verso l’alto e continuò a innalzarsi. Lo spirito godette e gradì i profumi di vario genere e la dolce fragranza del sandalo; si udirono le melodie dei flauti.
Attraversando questo piano, lo spirito raggiunse l’avamposto di Sat Lok, dove si sentivano i suoni melodiosi di Sat Sat e Haq Haq provenienti dalla vina (arpa). Nell’udirli, lo spirito penetrò ulteriormente in preda all’estasi. Si elevò per vedere corsi d’acqua argentati e dorati pieni di nettare, e vasti giardini, in cui ogni albero era un crore-yojan in altezza.
Decine di milioni di soli e lune pendono da loro come fiori e frutti. Innumerevoli spiriti e hansa (anime) cantano, parlano e giocano su quegli alberi come uccelli.
L’ineffabile bellezza di questa regione è indicibile. Mentre si allietava, lo spirito entrò in Sat Lok (la quinta regione, Sach Khand) e giunse alla presenza di Sat Purush.
Ora per quanto riguarda la gloria della persona di Sat Purush, ogni suo capello è così brillante che centinaia di milioni di soli e lune impallidiscono a confronto. Quando tale è il fulgore di ogni capello, com’è possibile descrivere la gloria di tutti i suoi capelli, e dove sono le parole per descrivere la bellezza e la gloria della sua persona? Come si possono descrivere occhi, naso, orecchie, viso, mani e piedi? Non sono altro che lucentezza, persino descriverli come oceani di luce non dà nemmeno l’idea più remota.
La distesa di Sat Lok è di un padam palang (n.d.t. un padam equivale a dieci trilioni), dove un palang equivale a Triloki come vastità. Quindi è difficile immaginare l’estensione incommensurabile di Sat Lok. Vi abitano entità spirituali chiamate Hansa che amano il darshan di Sat Purush, ascoltano la musica della vina e gustano il cibo dell’ambrosia.
Dopo aver testimoniato la gloria di questa regione, lo spirito procedette verso Alakh Lok e ottenne il darshan di Alakh Purush. Successivamente lo spirito proseguì e raggiunse Agam Lok.
Lo spirito vi soggiornò per lungo tempo e andando oltre ebbe il darshan di Radhasoami, ossia Anami Purush, e si fuse in lui.
Radhasoami Dham è sconfinato, infinito, illimitato e incommensurabile. È il Nij Sthan, il luogo di riposo dei Santi. Quella regione è l’Ultima Mitica Dimora dei Santi e tutti i discorsi e le descrizioni finiscono qui. Anch’io concludo qui.



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