dal libro “Memories of Sawan” di Bibi Lajo

Bibi Lajo servì, cucinò, accompagnò nei viaggi e si prese cura per quarant’anni di Baba Sawan Singh. Dopo la dipartita del grande Maestro, decise di suicidarsi, ma la voce del Guru le impedì di farlo. Allora scelse di scrivere tutte le esperienze e le storie che aveva vissuto con Lui. Ne fu testimone oculare e sono tratte dalla sua esperienza personale. Il grande Maestro la chiamava “Kako” (che significa “figlia”) mentre lei si rivolgeva a Lui con queste parole: “Sache Patshah” (“Vero Imperatore”). In seguito sedette ai piedi di Sant Kirpal Singh Ji.

Il Maestro Sawan Singh amava moltissimo quest’uomo perché era un vero devoto. Infatti rimaneva a casa sua quando era nel giro in quella zona. Una volta il figlio di Gupta si stava recando in India dall’Inghilterra per vedere il Maestro. Su consiglio del padre avrebbe ricevuto l’iniziazione da Hazur. Durante il tragitto la nave affondò e si trovò in mezzo al mare. Pensò ad Hazur e a quello che stava facendo poiché lui stava andando solo per l’iniziazione. Nuotò nell’acqua e pensò ad Hazur. Non appena ebbe ricordato Hazur, vide nell’acqua un uomo, snello e minuto, con la barba bianca che gli teneva il braccio. Lo portò fuori dall’acqua e si ritrovò sulla spiaggia in India. Arrivato a casa, raccontò tutto al padre. Andarono a vedere Hazur a Sikandepur, la città natale di Hazur. Non appena il ragazzo vide Hazur, sobbalzò. Riferì al padre che era lo stesso Baba che gli aveva salvato la vita nell’oceano. Con un sorriso Hazur disse: “No, non sono stato io, è stato il mio Maestro Baba Jaimal Singh”. Ma il ragazzo continuò a ripetere: “No, so che sei stato tu”. Satguru Ji non ha mai mostrato il suo potere e ha sempre vissuto come un uomo normale.

La storia di Harnam Singh a Kagran
Storia 3

Una volta c’era un uomo in piedi fuori dalla porta della residenza di Hazur a Dalhousie (un presidio governativo ad alta quota in un avvallamento dell’Himalaya). Domandai all’uomo perché fosse lì, da dove venisse e lui chiese di Hazur. Rispose che apparteneva alla città di Kangra (un altro presidio governativo ad alta quota). Era venuto dalla città di Malaya, dove presto sarebbe tornato. Nel frattempo Hazur uscì dalla stanza e chiese all’uomo che cos’era successo. Raccontò che lui e i suoi amici stavano combattendo in guerra e si trovarono in pericolo. Posarono i fucili e si sedettero in meditazione dietro i cespugli che erano nella stessa direzione del nemico. Hazur apparve loro in meditazione dicendo di andarsene velocemente, altrimenti sarebbero stati uccisi. Consigliò pure di raccogliere le armi e di iniziare a combattere nella direzione opposta. Pregarono di tornare a casa e Hazur disse che il loro desiderio sarebbe stato esaudito. Scesero rapidamente dalla collina e iniziarono a combattere. Uno di loro fu colpito vicino all’occhio e l’altro vicino al pollice, ma riuscirono a scappare scendendo da quella parte della collina. Mentre ascoltava questa storia, Hazur rimase in silenzio. Poi disse: “Harnan Singh, è stata unicamente opera del mio Maestro Jaimal Singh. Hai ottenuto ciò che volevi”. Shahan Shah (l’Imperatore degli Imperatori) Satguru Ji era molto misericordioso ed era il protettore dei devoti.

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