-2147467259|Operation must use an updateable query.

accedi all'introduzione per vedere le foto per leggere i discorsi per entrare nel forum per ordinare i video

Surat Shabd Yoga
Nome utente:
Password:
Salva password
Hai perso la Password? | Opzioni di amministrazione
 
 Elenco dei forum
 per essere al corrente
 "Elisir spirituale" - capitolo 8-9
 Nuova discussione  Rispondi
 Versione stampabile
 
Autore Discussione indietro Discussioni Discussione successiva Chiudi discussione Modifica discussione Elimina discussione Nuova discussione Rispondi alla discussione
Amministratore


307 messaggi
Inserito il - 23 Giugno 2023 :  20:43:11  Visualizza profilo  Modifica messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente

Capitolo 8
REINCARNAZIONE

D. Pensi che mio marito, morto lo scorso maggio, si sia già reincarnato?
R. Non rientra nell’ambito degli insegnamenti sacri discutere o rivelare le disposizioni divine sulla reincarnazione delle anime trapassate. Basti dire che le unioni e le separazioni in questo piano fisico sono celate e governate dall’inesorabile legge del karma. Non c’è nulla di “prematuro” perché la macchina divina lavora con precisione meticolosa e nulla avviene a caso, anche se a noi può sembrare così. Come un uomo che si trova davanti a una centrale elettrica può verificare chiaramente il funzionamento dei più piccoli ingranaggi e fusibili, mentre chi non riesce a guardare oltre queste piccole unità, non può capire come queste vengano azionate dalla Volontà divina del Signore. La reincarnazione è un fenomeno spirituale che non può essere compreso in modo adeguato dall’intelletto umano limitato.
D. Come si configura numericamente la reincarnazione? Per esempio, nella vita delle piante e degli insetti, ogni fiore o insetto ha un’anima individuale? E un verme che si divide o una talea di una pianta o di un albero che mette radici e diventa un’altra pianta o un altro albero? Come si spiega l’anima in ogni caso?
R. L’intero universo è animato da un unico Impulso Vitale, chiamatelo come volete. Ogni fiore e ogni frutto, quando si trova sull’albero o sull’arbusto madre, è attivato dallo stesso Principio Vitale, eppure quando viene colto o cade, comincia a raggrinzirsi e a decadere. La vita concentrata nel minuscolo seme al centro rimane intatta e si manifesta di nuovo in forma e colore quando il seme viene interrato in un terreno adeguato e nutrito con cura. Allo stesso modo, il ramo appena tagliato, una volta innestato o trapiantato da un terreno all’altro, porta con sé il potere di crescere di nuovo con il nutrimento che trae dalla natura. Sono solamente le forme e i colori a cambiare e non il Principio Vitale, che rimane per sempre lo stesso. Alcuni vermi, se tagliati in due, mantengono la corrente vitale solo per un po’ e alla fine muoiono.
D. In “Gemme spirituali”, a pagina 313, si legge: “Quando lo spirito si collega al Naam, è trascinato in sé stesso e la porta si apre. Finché questo non accade, nessuno deve pensare di poter entrare”. Per favore, ci spieghi… se uno non riesce a “passare attraverso la porta”, comunque desidera non reincarnarsi più e fa del suo meglio, anche se è solo un “obolo della vedova”, deve reincarnarsi?
R. Il conto di coloro che hanno ricevuto l’iniziazione, è nelle mani del Maestro dal momento dell’iniziazione. Se un discepolo, dopo l’iniziazione, mantiene la fede con un intenso amore e un forte anelito per il Maestro, non cade in cattive abitudini e non commette azioni turpi, ma non è riuscito, a causa di circostanze avverse o per altre ragioni, a dedicarsi a tempo pieno alle pratiche spirituali, dopo la morte viene fatto rimanere in qualche stadio intermedio per completare il Bhajan e il Simran prima di essere infine innalzato. La rinascita è riservata a quelli che hanno perso la fede, che si oppongono alle istruzioni del Maestro, che compiono azioni turpi e hanno desideri infimi e tendenze mondane grossolane. La legge vuole che si abbassi quel piatto della bilancia che è più pesante, e non l’altro.
Capitolo 9
ALTRE RELIGIONI


D. Facendo riferimento alla storia di Mosè e della “Terra Promessa” nell’Antico Testamento, è possibile che il vero significato sia che, a causa dell’indulgenza di Mosè verso gli Israeliti, il Signore lo abbia punito non permettendogli di contemplare i piani interiori, piuttosto impedendogli di accedervi.
R. È esperienza comune degli Uomini-Dio che, quando dimenticano, anche se momentaneamente, di essere agenti di Dio e di avere l’autorità delegata di lavorare per conto suo, si arrogano l’onore e la gloria che giustamente appartengono a Lui. La visione interiore si riduce, per non parlare di entrare nella “terra promessa dove scorre latte e miele”.
Mentre erano accampati a Kades, Mosè e suo fratello Aronne peccarono gravemente. Quando Dio ordinò di “parlare alla roccia” per ottenere dell’acqua, lui e suo fratello dissero al popolo (i loro seguaci erano stati condotti attraverso il deserto di Sin, senza acqua per dissetarsi): “Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?” (Numeri 20).
Per questo peccato fu loro negato il privilegio di condurre il popolo nella terra promessa. Anche la preghiera accorata di Mosè: “Signore Dio, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua mano potente. Permetti che io passi al di là e veda la bella terra che è oltre il Giordano” (Deuteronomio 3, 24-27). È il risultato della trasgressione dei comandamenti di Dio che, fosse pure per un’inezia, può significare una sofferenza intollerabilmente lunga.
D. La Bibbia dice: “Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi”. Che cosa significa?
R. Queste parole sono tratte da Matteo 19, 30 e compaiono anche in 20, 16, ancora in Marco 10, 31 e in Luca 13, 30. Indicano che la grazia dell’Uomo-Dio, come tanti doni di Dio – aria, luce e acqua –
fluisce con libertà e profusione a tutti quanti, indipendentemente dal fatto che uno arrivi alla sua “vigna” presto o tardi. Vivendo nel senza tempo, le divisioni del tempo fatte da noi non hanno alcuna importanza per Lui e ognuno riceve ciò che è giusto, non importa quando viene, al mattino presto, o alla terza ora, alla sesta ora, alla nona ora o all’undicesima ora. Tutti ricevono allo stesso modo a partire dall’ultimo al primo, com’è stato descritto in modo meraviglioso per mezzo di una parabola del regno di Dio, nel capitolo 20 del vangelo di San Matteo, poiché Lui è il giudice migliore per distribuire le ricchezze spirituali nel modo che ritiene giusto.

  Chiudi discussione Modifica discussione Elimina discussione Nuova discussione Rispondi alla discussione
 Nuova discussione  Rispondi
 Versione stampabile
Vai a:

Surat Shabd Yoga

 

Torna Su
Snitz Forums

torna alla pagina principale