-2147467259|Operation must use an updateable query.

accedi all'introduzione per vedere le foto per leggere i discorsi per entrare nel forum per ordinare i video

Surat Shabd Yoga
Nome utente:
Password:
Salva password
Hai perso la Password? | Opzioni di amministrazione
 
 Elenco dei forum
 per essere al corrente
 "Elisir spirituale" - capitolo 13
 Nuova discussione  Rispondi
 Versione stampabile
 
Autore Discussione indietro Discussioni Discussione successiva Chiudi discussione Modifica discussione Elimina discussione Nuova discussione Rispondi alla discussione
Amministratore


307 messaggi
Inserito il - 09 Agosto 2023 :  20:04:37  Visualizza profilo  Modifica messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente

Capitolo 13
GENERALE

D. Che cos’è la Verità?
R. La Verità, nella sua forma più autentica, è la Permanenza Eterna. Spiritualità e Verità sono dunque l’essenza dell’Assoluto. Quando scoprite la Fonte della Verità, trovate il Tesoro di tutti i Tesori. Gli insegnamenti dei Maestri ci dicono che la Verità interiore non è concepita per manifestarsi all’esterno, piuttosto è divinamente destinata a rivelarci il vero Sé e ad aprirci la gloria che Dio ha posto originariamente dentro di noi.

Il Regno di Dio non giunge con l’osservazione, il Regno di Dio è dentro di voi.

Un vero Maestro può svelarci in modo armonioso il percorso diretto verso la nostra vera Casa. Su questo sentiero possiamo iniziare l’ascesa nell’intimo fin dove riusciamo ad arrivare. Alla fine, secondo la natura e il grado del progresso, possiamo innalzarci sino alla Fonte della Verità. Da questo centro primario ascoltiamo il Suono spirituale e vediamo la Luce perfetta. La Luce e il Suono sostengono l’universo infinito e tutti i mondi finiti.
Estendere le nostre capacità di ricevere un’illuminazione progressivamente più elevata può non essere sempre facile, però il Maestro è paziente nella sua saggezza e immensa spiritualità; il suo sostegno rimane sempre a portata di mano finché non ci uniremo a lui in Sach Khand, la Dimora finale e sempre beata del nostro vero Essere spirituale.
D. Se il discepolo è sulla via di ritorno al Padre e sotto la guida del Maestro vivente, perché gli è così difficile ascoltare la Corrente Sonora?
R. È l’attenzione dispersa dell’iniziato che non gli permette di ascoltare la sacra Corrente Sonora. Inoltre, l’eccessivo attaccamento ai piaceri mondani e alla gratificazione dei sensi ostacola il cammino. Il Maestro vivente è l’Amore Personificato e, in quanto tale, la devozione amorevole per Lui è il fattore che permette un migliore contatto interiore dell’udibile Corrente di Vita. La tendenza della mente umana è che, piuttosto, non ama essere incatenata e come tale occorre osservare una certa disciplina per avere un contatto interiore consapevole con la Melodia celestiale. All’inizio è davvero difficile, ma con la pratica regolare l’anima sente un’affinità innata con la Corrente Sonora, quando sperimenta la beatitudine interiore con la grazia del Maestro.
D. La perdita di fluido vitale nel sonno ritarda il progresso?
R. Influisce sul progresso spirituale. Evitate di guardare negli occhi dell’altro sesso e ricorrete al Simran dei Nomi caricati per tutti i momenti liberi o al ricordo amorevole del Maestro o all’ascolto della sacra Corrente Sonora, se è udibile. Questo programma sarà utile per sradicare i desideri carnali. Inoltre, dovreste mangiare molto prima di ritirarvi per dormire, in modo che il cibo sia ben digerito. Anche le mani, i piedi, il viso e la parte inferiore del retto dovrebbero essere lavati con acqua fredda prima di andare a dormire.
D. Ci parli dell'appoggio che i coniugi potrebbero darsi reciprocamente, quando entrambi sono iniziati, per aiutare a bilanciare e armonizzare i campi energetici fisici, mentali ed emotivi, in modo da aumentare la loro ricettività verso lo Shabd. Potrebbe essere di grande ispirazione per i ricercatori che devono ancora venire e per quelli già iniziati.
R. Il matrimonio è un sacramento, significa avere un compagno di vita, nella buona e nella cattiva sorte, durante questo soggiorno terreno. È un raro dono del Maestro quando entrambi i coniugi della vita sono iniziati. Entrambi dovrebbero mostrare e inculcare un profondo senso di cooperazione amorevole e di tolleranza per i diritti dell’altro. I campi di attività fisica, mentale ed emotiva devono essere tenuti sotto controllo, per evitare che degradino l’anima alla ricerca della soddisfazione carnale.

Cadere nel peccato è umano, ma perseverare è diabolico.

Occorre trasformare e sublimare l’energia sessuale vitale esercitando l’autocontrollo e la castità. La procreazione di figli è un compito legittimo della vita matrimoniale. Le scritture prescrivono questo sacro proposito quando si presenta la necessità. La coppia che ha una vita così disciplinata, avrà una risorsa per il progresso spirituale.
D. In che misura la conoscenza intima delle forze planetarie può essere d’aiuto per la realizzazione sul Sentiero della Sant Mat? Il Maestro Sawan Singh tenne un discorso in “Twelve Seasons of Man” e ci chiediamo se il Maestro voglia commentare questo tema in inglese.
R. La giusta comprensione in ogni ambito della vita è utile se viene utilizzata per il progresso spirituale. Non so da quale fonte tu abbia citato questo discorso come se fosse stato pronunciato dal Maestro Sawan Singh Ji. Per favore riporta il contesto. In ogni caso lui tenne un discorso sui dodici mesi dell’anno. A titolo informativo si può comunque affermare che, nel caso di quelli che si elevano al di sopra del cielo stellato o che entrano in contatto con Maestri che si spingono più in alto, non sono più toccati dall’influenza dei pianeti.
D. Come possiamo essere veritieri in pensieri?
R. Veridicità di pensiero significa sincerità di intenti nelle varie sfere della non violenza, della castità, della verità, dell’umiltà, eccetera. Pensieri non veritieri comportano naturalmente l’assunzione di idee opposte che di solito infestano la mente umana attraverso la percezione dei sensi. L’occhio umano è di solito incline a guardare la bellezza e la ricchezza altrui con un atteggiamento non casto, e questo va considerato un difetto da rifuggire.
D. Che ruolo gioca l’intelletto sul Sentiero?
R. Molto poco, per quanto riguarda l’aspetto pratico. Ma non significa che l’intelletto sia nocivo per la spiritualità. Se un intellettuale arriva su questo Sentiero e si abbandona davvero alla volontà del Maestro, e fa ciò che gli viene detto, allora non c’è discepolo migliore di lui, perché ha un vantaggio rispetto a un uomo pratico normale. E il vantaggio è che sarà in grado di trasmettere la Verità agli altri in molti modi, con un linguaggio fatto di parole ben ponderate che convinceranno gli intellettuali più facilmente delle semplici parole pronunciate da un uomo comune.
D. Le scritture sono di aiuto?
R. Tutte le religioni del mondo enunciano la verità in teoria, ma ci si può perdere nelle varie interpretazioni. Le sacre scritture riportano le meravigliose testimonianze delle esperienze spirituali che i Maestri del passato hanno avuto nel cammino verso Dio. In verità, solo un Maestro che abbia avuto quell’esperienza, può darne la giusta interpretazione. Non ci possiamo accontentare della semplice lettura di tali esperienze finché non le facciamo nostre nell’intimo. Un Maestro competente concede questa esperienza al momento dell’iniziazione, che può essere sviluppata dedicando regolarmente tempo e attenzione alle pratiche spirituali con amorevole devozione in modo corretto.
D. Perché le donne sono sempre state considerate e trattate inferiori agli uomini e persino nominate da alcuni Maestri spirituali come causa di tentazione e di rovina dell’uomo?
R. Le donne sono considerate inferiori agli uomini, essendo il sesso più debole, e sono inclini alle tentazioni; a volte sono più propense a cadere vittima delle situazioni più dell’uomo. Gli insegnanti spirituali che hanno vietato lo sviluppo spirituale del gentil sesso potrebbero averlo attribuito alla loro suddetta debolezza. Entrambi i sessi sono ugualmente causa di tentazione e i Maestri non incolpano nessuno in particolare.
D. L’intelletto ha un ruolo nella realizzazione del Sé e di Dio?
R. Sì, l’intelletto svolge un ruolo importante nella comprensione della teoria del problema della realizzazione del Sé. Una volta afferrata la teoria, all’intelletto non resta molto da fare. Rimane poi la pratica, con il cuore e l’anima, per raggiungere la meta attraverso un processo di autoanalisi perché la Scienza del Sé è essenzialmente pratica.
D. Possiamo addentrarci nell’Aldilà con l’intelletto?
R. No. L’intelletto è solo una delle facoltà della mente, cioè il ragionamento. L’intelletto è vincolato alla terra e così il ragionamento basato sull’intelletto.

Come può il piccolo comprendere il più grande o la ragione finita raggiungere l’Infinito?
Chi vorrebbe scandagliare Dio, è più di Lui?

Le Scritture ci dicono senza ambiguità che non si può sperimentare il Sé se non si soggiogano i sensi, non si disciplina la mente e non si trascende l’intelletto.
D. Che cos’è l’intuizione?
R. Intuizione significa cognizione immediata senza l’aiuto dell’intelletto e del ragionamento. Queste sensazioni, molto spesso, sorgono all’improvviso, in momenti di tranquillità. Non c’è nulla di sovramentale in questo.
D. Qual è la differenza tra esperienza interiore e intuizione?
R. L’esperienza interiore dell’anima, concessa dal Maestro vivente al momento dell’iniziazione, è il contatto diretto e cosciente con il sacro Naam, la Luce divina e la Corrente Sonora proveniente dal lato destro. L’intuizione, invece, è solo una comprensione senza far ricorso al ragionamento o all’analisi.
D. Possiamo essere sicuri della realizzazione di Dio dal punto di vista intellettuale?
R. No. La realizzazione di Dio non è un argomento dell’intelletto. È una questione di esperienza concreta, al di là della portata della conoscenza. Tutti i nostri discorsi su Dio sono solo inferenziali e al massimo una questione di sentimenti ed emozioni, tutti soggetti a errori. Ma vedere l’aspetto interiore (con l’occhio interiore aperto) è credere, e non ammette incertezze e scetticismo.
D. Il Maestro vivente può aprire l’occhio interiore del discepolo durante l’iniziazione?
R. Sì, il Maestro vivente può farlo e lo fa, altrimenti come potrebbe il discepolo avere un’esperienza interiore per conto suo? Ma lo fa solo nella misura che ritiene migliore per il neofita. Spetta al ricettacolo percepire, confermare di aver ricevuto qualcosa e rendere testimonianza di ciò che è nell’intimo.
D. Un Maestro trapassato può aiutare gli iniziati che sono ancora sul piano fisico?
R. Sì, un Maestro competente è un Maestro per gli iniziati per tutto il tempo e non ha pace finché non porta le anime all’apice della gloria beata in Sach Khand. Non è solo un essere fisico, bensì la Parola personificata, e sui piani superiori agisce come Gurudev e Satguru, termini che diventerebbero privi di significato se le sue attività fossero confinate al piano fisico. Se così fosse, come potrebbe farsi carico delle anime degli iniziati dopo la sua morte? Un Maestro, in sostanza, non muore mai per gli iniziati. La sua promessa è di portarli alla vera Casa del Padre, e le sue forme di Luce e di Suono sono in modo permanente vive anche se ha lasciato il piano terreno.
D. Come visualizzare la Forma del Maestro durante il Simran?
R. Non c’è bisogno di immaginare o visualizzare la Forma del Maestro mentre si è impegnati nel Simran. Qualsiasi tentativo di questo tipo rischia di disperdere l’attenzione. C’è poi un altro pericolo. La forma che evocherete, sarà una finzione, una proiezione della vostra mente e non la realtà. Quando si viene iniziati, il Maestro risiede nell’iniziato per sempre. Ciò che è già dentro di voi, verrà in modo automatico alla luce quando entrerete completamente e totalmente nell’intimo, anche se ci vorrà un po’ di tempo per adattarsi al nuovo ambiente, prima sconosciuto. Dio si manifesta nella sua pienezza in una forma umana in cui opera senza alcuna visualizzazione.
D. L’alcol non è consentito agli iniziati. Vale anche per i casi in cui deve essere somministrato sotto consiglio medico per ristabilire la salute?
R. Di solito nella maggior parte delle preparazioni medicinali è presente una certa percentuale per il loro mantenimento e non c’è alcun ostacolo all’uso di tali farmaci. Tutti i medicinali omeopatici sono preparati nell’alcol. In entrambi i casi non hanno alcun effetto di intossicazione. Ma l’assunzione di alcol in quanto tale per i cosiddetti motivi di salute, anche quando è prescritta dai dottori come medicina, è proibita perché ogni azione ha una reazione, e nessuna quantità di alcol può prolungare la vita nemmeno di uno iota quando le sabbie del tempo si stanno esaurendo. Pensate che l’alcol possa fermare il processo e, se non lo fa, perché prolungare l’agonia somministrando sostanze deleterie?
D. Puoi definire il Nirvana in relazione agli insegnamenti del Budda?
R. Il Nirvana non è nichilismo, come si crede comunemente. È uno stato dell’essere di gran lunga superiore a quello dell’esistenza fisica. È esattamente l’opposto di ciò che conosciamo della vita fisica, che Budda, l’Illuminato, ha contraddistinto come una vita di dolore e di sofferenza – la prima delle quattro nobili verità che realizzò e alla luce delle quali trovò l’ottuplice Sentiero della Rettitudine per trasformare il corso della vita in un modello totalmente diverso. Si può ben capire cosa potrebbe essere: non uno stato di nullità, bensì uno stato di fioritura nella Luce.
D. Il Signore Budda praticò o insegnò lo stesso Sentiero dei Maestri che viene riproposto dalla Sant Mat?
R. In genere i Maestri dividono i discepoli in due categorie: 1) i discepoli ordinari o novizi che sono ancora in formazione e hanno bisogno di una grande disciplina; a loro vengono impartite le sadhana o pratiche, e 2) i discepoli con una certa base grazie alle discipline praticate in passato, magari nelle nascite passate. Costituiscono il gruppo intimo del loro seguito. Sono i prescelti o gli eletti, adatti a ricevere una parte più elevata degli insegnamenti dei Maestri. Fu ai discepoli di questo calibro che il Budda impartì la pratica del principio di Luce e di Suono come insegnato dai Maestri. A questa classe scelta appartenevano i Boddhisatva, i Mahasatva e gli Arhat come Mahakashyapa, Sariputra, Sammantbhadra, Metaluniputra, Mandgalyayana, Akshobya, Vejuria, Maitraya, Avolokiteshvra, Ananda e altri. Tutti raggiunsero il “Samadhi di Diamante” della coscienza trascendentale concentrandosi sull’udito trascendentale e ascoltando il “Suono del Dharma Intrinseco” simile al ruggito di un leone.

  Chiudi discussione Modifica discussione Elimina discussione Nuova discussione Rispondi alla discussione
 Nuova discussione  Rispondi
 Versione stampabile
Vai a:

Surat Shabd Yoga

 

Torna Su
Snitz Forums

torna alla pagina principale