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 "La storia di Sheikh Chilli"
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Inserito il - 02 Dicembre 2005 :  10:17:42  Visualizza profilo  Modifica messaggio  Rispondi citando  Visualizza l'indirizzo IP dell'utente
La storia di Sheikh Chilli
Sant Ajaib Singh Ji

Una volta c’era un principe di nome Sheikh Chilli che serbava molti desideri e fantasticava a dismisura. A volte per cose futili seguitava a vaneggiare: «Accadrà così e cosà, farò questo e quello… ».
Una volta mentre stava camminando per strada vestito normalmente, sopraggiunse un soldato che non si rese conto di chi avesse di fronte; pensava che fosse un ragazzo ordinario. Quel soldato voleva che qualcuno consegnasse un contenitore d’olio a un mercato vicino, dunque chiamò Sheikh Chilli e gli propose di farlo.
Strada facendo Sheikh Chilli domandò al soldato quanto lo avrebbe pagato per quel lavoro e il soldato rispose: «Ti darò mezza rupia».
A quel punto Sheikh Chilli prese a lavorare di fantasia: «Bene, lui mi darà mezza rupia e con quella comprerò tre o quattro uova e da quelle uova nasceranno pulcini, i quali cresceranno. Poi avrò altre uova, altre galline e allora le venderò per comprare una capra. Da una ne avrò altre, venderò il latte e alla fine venderò le capre e con tutti quei soldi mi sposerò. Una volta sposato, avrò tanti bambini e un giorno quando il cibo sarà pronto, mia moglie mi farà chiamare dai figli e farò finta di arrabbiarmi con loro: “No, non voglio mangiare”».
Proprio in quel momento scosse il capo e il contenitore d’olio cadde a terra. Il soldato si adirò e lo rimproverò: «Hai rotto il contenitore d’olio!». Sheikh Chilli esclamò: “Tu ti preoccupi del tuo contenitore d’olio, ma io mi preoccupo di tutti i miei figli!».
Dunque la nostra condizione è simile a quella di Shekih Chilli. Ci siamo riempiti la testa di tutti i desideri della mente e delle fantasie del mondo; la mente si è abituata in modo tale che per tutto il giorno si sofferma su quei desideri, fantasie e calcoli senza avere tempo per il Simran. Non tentiamo mai di fare il Simran. Se cercassimo di fare Simran, quei desideri e quelle fantasie scomparirebbero, in loro vece custodiremmo solo il Simran.

dal Sant Bani Magazine, maggio 2003

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