Amministratore
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Inserito il - 02 Luglio 2009 : 05:14:14
DOMANDA: Spesse volte coloro che sono interessati ai tuoi insegnamenti chiedono perché non dovremmo mangiare le uova, dal momento che oggigiorno non sono fecondate e non possono divenire pulcini. IL MAESTRO: Innanzi tutto, dov’è la certezza che ogni uovo non contenga quell’elemento? Ne siete certi? Ci sono tantissime uova mescolate. Quando le vendono nei negozi, vedete, non v’è distinzione. Non è possibile contrassegnare con sicurezza quelle sterili dalle feconde, prima cosa. L’altra ragione è: non si deve far uso delle uova giacché eccitano le passioni. Non si deve usare alcun cibo che infiammi le passioni, ecco tutto. Dicono che sia molto freddo in ***; vi sono stato per tre mesi e non ho mai mangiato uova. Non ne ho mai sentito la necessità. Mangiate meno di quanto desiderate vera-mente; non contrarrete alcuna malattia. Ecco la ragione. Che altro? Sì? DOMANDA: Sovente si è invitati da non iniziati che ci offrono cibo non vegetariano; se non accettiamo, si offendono. IL MAESTRO: Se qualcuno vi offre veleno, accettate? Negate con gentilezza, soprattutto il veleno. Venne da me un uomo: «Nella Bibbia si dice che bisogna accettare qualsiasi cosa venga offerta». Riportò qualcosa del genere e disse: «Se qualcuno mi offre qualsiasi tipo di cibo, io accetterò». A causa di quella condizione non fu iniziato, non gli diedi l’iniziazione. Se qualcuno vi offre la carne e la mangiate, allora? Dovete controllare ciò che mangiate. Un amico non vi offrirà mai veleno se sa che non vi si addice. Se un amico vi offre qualcosa e sa benissimo che non è adatto a voi, vi costringe ad accettarlo? No, buon senso. Queste sono soltanto scuse poco convincenti, direi. Chi ragiona così, vuole un pretesto per mangiare quel cibo, ecco tutto. Finora non è mai accaduto di esser stato invitato da qualche parte ove mi abbiano costretto a mangiare carne. Può darsi che altre persone talvolta la mangino, senza per questo invitarmi a farlo. Ma qualora l’avessero fatto, se vi fosse stato cibo animale, non l’avrei preso, ecco tutto. Prendete solo quel-lo che è necessario. In America fummo invitati da *** in una sala per banchetti così sontuosa che nemmeno dei re avrebbero potuto offrire così tanti tipi di pesce, carne. Ci passavano i piatti, ma io presi solo una tazza di tè! Anche gli altri che erano con me, non mangiarono nulla. Passavano i piatti. Furono servite più di cinquanta, settanta, ottanta portate. E *** fu abbastanza saggio da non mangiare nulla. Non sapeva che non mangiavo carne e pesce. Con tutto ciò fece del proprio meglio per preparare un sontuoso banchetto che nemmeno dei re avrebbero potuto offrire. È una vostra scelta. Ritengo che non abbiano mai dato un simile pasto luculliano. Nonostante tutto questo presi solo una tazza di tè. Accade molte volte, ma sta a voi decidere con amore; non dovete inimicarvi nessuno. DOMANDA: Talvolta sono invitato non da amici, ma da colleghi oppure dal principale dove lavoro. Se non accetto l’invito, si offendono. IL MAESTRO: Se mi invitano, vado. Mangerò solo ciò che chiedo; non possono costringervi a mangiare. Talvolta partecipiamo anche a feste, è molto importante. Prendiamo solo qualcosa come bibite e noci. Sì, prendete il cibo che vi si addice. In genere, se lo sanno, non preparano piatti che non potete mangiare. Se non sono al corrente, questa è un’altra faccenda. Anche allora non occorre mostrare disgusto; prendete solo ciò che volete. Queste sono piccolissime agonie quotidiane, vedete. Dobbiamo usare il buon senso. Come vi ho ripetuto, se qualcuno vi dà veleno, lo accettereste, anche se ve lo desse un amico? Così negate con gentilezza, rifiutate garbatamente: «Non va bene; ad ogni modo, molte grazie». Nel momento in cui vi conoscono, non vi costringono. Se non sono al corrente e preparano qualcosa, bene, non offendeteli. Negate in modo garbato. Che altro? da "La luce di Kirpal", Sant Kirpal Singh Ji, pagina 419
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