Satsang mattutino del 29 luglio 2002
Sri Sadhu Ram Ji
Delhi
Cari satsanghi,
siete benvenuti nel nome di Baba Ji. Come sapete, il Naam è quel potere
saturo di pace che ci dà molto e meditando su di esso possiamo raggiungere
il vero Signore.
Anche Guru Nanak Dev Ji disse: “Oh Signore, ho bisogno del tuo darshan,
ho bisogno del tuo sorriso”. Un ricercatore vero e sincero del Signore
vuole solo il suo darshan, vuole solo intravedere il suo volto, la sua fronte
perché uno sguardo di sfuggita della sua fronte è in grado di
cancellare tutti i nostri misfatti e peccati.
Se meditiamo sul Naam, se cerchiamo il suo darshan, allora la mente ottiene
pace perché all’esterno in quel che facciamo, che sia per le cose
del mondo o per i figli o per la famiglia, non si ottiene pace e quindi continuiamo
a vagabondare da un posto all’altro. Solo concentrando l’attenzione
sul viso del Guru, sul Naam datoci da Lui, riusciamo a ottenere la pace che
ci conduce alla Verità.
Guru Nanak Sahib ha detto di aver pregato il Signore per la concessione del
Naam perché solo con il Naam scompare la brama per tutte le cose esterne.
Ha detto pure che solo il Naam è in grado di apportare la pace sul sentiero.
Il nostro grande Guru, Baba Ajaib Singh Ji, che ci ha connessi con il Naam,
ci ha dato il Naam; diceva che il Naam ha creato il mondo intero. Ci ha detto
di vivere con il Naam, di amare il Naam. Ci ha amato così tanto ma, purtroppo,
non siamo riusciti ad amarlo come avremmo dovuto: in realtà non lo abbiamo
amato. Ci ha chiamato ogni mese all’ashram del 16 PS solo per darci amore,
solo per persuaderci a vivere nell’amore ma noi non ci siamo riusciti.
Se lo avessimo fatto, ci avrebbe dato la vera ricchezza, sarebbe stato compiaciuto
di noi.
Guru Nanak Ji pregò il Signore di dargli il darshan secondo i suoi desideri
perché con il darshan tutta la sporcizia viene rimossa, tutti i peccati
vengono soppressi. Ha detto pure che solo il darshan è in grado di darci
tutto questo e in tal modo ha fine gran parte della sofferenza della nostra
mente.
Daswan Dwar è la scuola dove vengono accettate le nostre vere preghiere,
dove si porgono le vere preghiere perché solo quando arriviamo lì,
ci purifichiamo e la nostra petizione viene accolta in modo accorato.
Il vero Naam è con noi finché viviamo nel corpo, altrimenti abbandoniamo
il corpo. Anche Dadu Sahib disse che il mondo è la manifestazione di
Ram, Ram è il potere di controllo.
Guru Nanak Sahib disse: “Serbo un’unica preghiera, che tu possa
concedermi benevolmente il tuo darshan perché il darshan ha posto fine
a tutti i miei peccati e coloro che meditano, che sono connessi interiormente,
non si preoccupano del gusto, del cibo. Non vi prestano attenzione perché
per loro il Naam è la cosa più gradevole”.
Il nostro grande Maestro, Sant Ajaib Singh Ji, diceva che se il cane è
randagio, non viene con noi, allo stesso modo la nostra mente erra da una parte
all’altra, di posto in posto e ne rimane coinvolta. Chi viene biasimato?
Il Guru, perché Lui ci ha detto di meditare, ma non ce ne curiamo, non
meditiamo. Mira Bai, che era una principessa, diceva che il Naam è in
grado di darci la vera felicità e godimento.
Solo chi ha mangiato un frutto, può descriverne il sapore, allo stesso
modo chi ha meditato, può dirci qual è la verità, qual
è il suo gusto, qual è la vera felicità. Perciò,
miei cari, in precedenza non abbiamo preso a cuore l’amore del Guru, non
abbiamo meditato come ci ha chiesto. Abbiamo un’altra opportunità
di sedere nella compagnia di qualcuno che ha meditato, di trarre beneficio e
di meditare noi stessi per migliorare la nostra vita.
Il Naam è una barca, il Naam è una nave che ci porta dall’altra
parte dell’oceano. Se non ci sediamo nella barca del Naam, allora come
potremo trarne beneficio? Quel che dobbiamo fare è di persuadere la mente
e di sedere nella barca del Naam per riuscire ad andare dall’altra parte.
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