Lui dovrà elargire la grazia
Sadhu Ram Ji
prima della meditazione - maggio 2002
Amato Sadh Sangat Ji del Guru, tutti voi siete benvenuti nel nome di Baba Ji
(Sant Ajaib Singh Ji). Milioni di namaskar a Baba Ji che ci ha dato l’opportunità
di adorare il Naam, ci ha fatto adorare il Naam e ci ha altresì ispirati,
spronati a meditare con amore per raggiungere la nostra vera Casa eterna.
Anche Kabir Sahib ha detto che: “O mente, pratica la meditazione insieme
con gli altri. Pratica la meditazione e raggiungi la Vera Casa”.
Un vero devoto del Guru è come un guerriero coraggioso che ha lottato
con la mente. Gli viene spiegato che per questo deve consacrarsi alla meditazione.
Se non meditate, allora dovete soffrire molto nel processo di “nascite
e morti”.
Viviamo nella prigione del mito. Un guerriero è chi combatte con la mente.
Anche Tulsi Sahib ha detto che uno deve sempre combattere con la mente, combattete
con lei giornalmente.
Nel mondo se due guerrieri combattono tra di loro, possono ambedue cadere a
pezzi ma non accettano la sconfitta. Perché? Perché un guerriero
non accetta mai la sconfitta. Anche se verrà sconfitto, non si sentirà
in quel modo.
La sconfitta vale per chi si è abbandonato alla mente, e questo non va
bene. Perdere una battaglia non è negativo quanto accettare la sconfitta.
Dunque è il Guru che dice con vigore al discepolo di fare un voto di
combattere con la mente con sincerità di cuore finché alla fine
la conquista e la salva dalle passioni, la riporta alla sua casa, ossia Brahm,
al di sopra di Triguni Dham. La mente ha una casa rispettabile però venendo
nel mondo delle passioni si è invischiata e ne è diventata la
personificazione. Non sa che il Naam è il Nettare e solo assaporandolo
può diventare eterna.
Dunque è l’Amrit Vela, il mattino presto. Anche i rishi ne hanno
parlato con enfasi e ne hanno descritto la grandezza e la sacralità.
Questo è il momento in cui l’anima ritorna fresca nel corpo ed
è veramente un’opportunità eccellente di incontrare Dio.
Dunque beati sono quegli amati che partecipano a questo programma e consacrano
tempo alla meditazione, si impegnano nella rimembranza del Signore, si uniscono
con Lui.
In quest’ora mattutina, l’Amrit Vela, trascorriamo tempo nella divina
memoria del nostro Satguru Ajaib e assorbiamoci nel Simran.
Tutti gli amati possono per favore chiudere gli occhi e dedicarsi al Simran.*
* *
Baba Ji ci ha rivelato il segreto della meditazione, che va fatta in questo
punto (indicando il centro della fronte). Questa è la via che dovete
percorrere. Meditando sul Naam potete unirvi con il Signore.
Se facciamo qualunque cosa con l’intelletto o con la mente, no, non sarà
d’aiuto. Dovremo adottare il metodo consigliato dal Signore. Lui stesso
è presente su questo Sentiero. È Lui che ci chiama, è Lui
a ispirarci a meditare, è Lui ad averci dato il Simran e Lui stesso ci
unirà a sé.
Dunque il nostro unico dovere è di ricordarlo con amore e affetto. Dobbiamo
diventare come un mendicante che chiede l’elemosina presso le case. I
padroni delle case possono parlare in modo sgradevole o beffardo, ma gli daranno
sicuramente l’elemosina, non c’è dubbio al riguardo. Infatti
se diventiamo come mendicanti, allora otterremo qualcosa.
Pertanto tutti noi, care sorelle e fratelli, ci siamo radunati nell’amore
e nel ricordo di Baba Ji, ed è nostro dovere pregarlo: “O Satguru,
sei misericordioso; solo se hai pietà, noi jiva meditiamo, perché
non abbiamo la forza di farlo o di unirci a te per conto nostro. Ora elargisci
misericordiosamente la grazia e sii compassionevole”.
Lui dovrà elargire la grazia. Noi dovremo essere umili e sottometterci
con umiltà; anche questo è un sacrificio e può essere accettato.
Possiamo altresì pregare: “Lasciando da parte tutte le altre speranze,
le riponiamo in te”. Tralasciando tutte le altre speranze e desideri,
dobbiamo spronare la mente: “O mia cara, ci tiene occupati per tutte le
ventiquattro ore, adesso per i prossimi quaranta-quarantacinque minuti ti prego,
non interferire con la meditazione, non farmi vagabondare da una parte all’altra,
non devi parlare”.
Dobbiamo pregare con amore e affetto. Non muovete il corpo durante questo periodo.
Fate Simran chiedendo alla mente di non disturbarvi suggerendole che le date
moltissime ore durante le quali fa tutto il suo lavoro, adesso dovete dedicare
tempo a Dio. Fiduciosamente la mente l’accetterà con gioia.
Durante questo periodo imploreremo di fronte al Guru e lo pregheremo di accettare
quindi gentilmente questo breve spazio di tempo non riuscendo a dedicarne di
più. Lui elargirà sicuramente la grazia e noi riusciremo a meditare.
Ci farà meditare e incontreremo il Signore.
Chiudete gli occhi e incominciate a meditare.
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