Messaggio del seva
quinto giro del mondo - aprile 2005
Benvenuto a tutto il caro sadh sangat nel Nome di Sant Ji,
tutti voi siete cari al Maestro. Quando la nostra buona ventura si risveglia,
entriamo nel rifugio di un perfetto Maestro che ci ispira a meditare sul Naam.
Ci insegna la tecnica senza tempo e collaudata di distogliere l’attenzione
dal mondo e dalle cose mondane per focalizzarla gradualmente nell’intimo.
Ci fa raggiungere quel luogo dove fluiscono le fontane di nettare. Per aiutarci
a purificare il corpo, la mente, l’anima e i nostri guadagni, ci offre
l’opportunità di fare seva e ci permette di raggiungere quel luogo
dove l’anima diventa immortale e interrompe il ciclo delle nascite e morti.
“Seva” significa rinunciare a qualcosa di personale per il bene
di qualcun altro. Sant Ji diceva che si può chiamare “seva”
quando facciamo dei sacrifici, quando rinunciamo a qualcosa di personale per
il bene altrui e lo facciamo in silenzio e in modo dimentico di sé. Maharaj
Kirpal Singh Ji ha detto: “Tutto quello che abbiamo ottenuto, ci è
stato concesso dal Signore Onnipotente e dovremmo condividerlo con gli altri.
Se ne abbiamo ricevuto in abbondanza, allora l’ego e l’insensibilità
sopraggiungono nella nostra mente e magari incominciamo a sentirci di essere
migliori degli altri. Condividere con gli altri ci aiuta a rimuovere questi
sentimenti di ego dalla mente e ci fa avvertire un senso di gratitudine per
tutto quello che il Signore Onnipotente ci sta dando”. Maharaj Kirpal
Singh Ji diceva: “Non perdete mai nulla quando date, otterrete sempre
ancora di più”.
Apprezzo tutto il buon lavoro che avete svolto. A rigor di termini, Lui sta
facendo ogni cosa per conto suo. Una volta quando Sant Ji visitò il langar
e osservò il cibo che veniva distribuito al sangat, rimarcò: “Oggi
non ho visto nessun altro ad eccezione del Signore Kirpal. Ho visto Kirpal che
serviva il cibo agli amati; ho visto il Signore Kirpal seduto a mangiare; ovunque
guardassi, chiunque vedessi, contemplavo solo Sant Kirpal dappertutto”.
Per nostra buona fortuna siamo stati scelti dal misericordioso Potere del Maestro
per organizzare e per provvedere alle care anime che sono state benedette con
questo privilegio di praticare la devozione del Naam nell’ardua età
del Kali Yuga. Servite sempre con gentilezza e umiltà considerandovi
come nulla. Servite ogni amato come se steste servendo il Maestro e il Signore.
Servite il sangat proprio nello stesso modo in cui parlereste e servireste il
Maestro poiché Lui risiede in ognuno di loro.
Sant Ji esortò sempre i sevadar che dovevano anche meditare. Sosteneva
che dovremmo pianificare i seva in modo tale da non perdere la meditazione e
il Satsang. Sant Ji diceva che tutti i seva sono assai positivi e ne otteniamo
un grande beneficio, ma nessun seva è mai paragonabile a quello del Simran
e della meditazione. Il Simran e la meditazione sono i seva più elevati
in assoluto poiché il Simran è il seva che compiace di più
il Maestro.
Ringraziamo tutti l’amato Sant Ji per tale rara opportunità e preghiamo
ai suoi Piedi che possa continuare ad elargirci la grazia e a farci partecipare
a questi programmi di devozione.
Per favore continuate a praticare e ad accrescere il Simran e la meditazione
dato che è l’unico modo per ricevere i ricchi benefici del seva.
Affettuosamente vostro,
Sadhu Ram
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