Messaggi del sesto giro del mondo, luglio 2005

Messaggio di arrivo


Guru Pyari Sadh Sangat Ji, stimatissimo e amato sangat del mio grande Maestro,


questa povera anima seduta dinanzi a voi si prostra milioni e milioni di volte ai piedi di loto di Sawan Singh Maharaj, di Kirpal Singh Maharaj e del Satguru Ajaib Singh. Ancora una volta Sant Ji ci ha radunato tutti insieme. Lui mi ha condotto qui e anche voi non siete venuti per conto vostro, è stato Lui a condurvi qui. Sant Ji ci ha riunito per ispirarci a fare Simran dato che è un Oceano illimitato d’amore, misericordia, perdono e compassione; vuole darci qualcosa di valore tanto invisibile quanto inestimabile. Possiamo ricevere i suoi doni solo attraverso il Simran.
Il Gurbani dice che il sikh (il discepolo) del Maestro incomincia la propria giornata con il lavoro del Maestro. Si alza presto e medita sul Naam in base alle istruzioni del Maestro. Quando inizia il giorno, canta o legge i bani (gli inni o gli scritti) del Maestro e nel corso della giornata seguita a ripetere il Simran del Maestro.
Guru Ram Das Ji ha scritto:


Chi viene chiamato discepolo del Maestro, si alza presto e medita sul Naam.
Si sforza di buon mattino; s’immerge nello stagno interiore di nettare.
Ricorda il Signore secondo le istruzioni del Maestro, in questo modo tutti i peccati vengono perdonati e le manchevolezze rimosse.
Quando inizia il giorno, canta le lodi del Maestro dal bani o dagli scritti dei Santi.
Seduto o in piedi, medita sul Naam del Signore.
Chi medita sul Naam del Signore con ogni respiro, tale discepolo è gradito al Maestro.
Con chi il Signore è misericordioso, tale discepolo fa ascoltare agli altri gli insegnamenti del Maestro.
Nanak prega per la polvere di tale discepolo del Maestro che medita personalmente sul Naam e ispira gli altri a fare altrettanto.


Il nostro amato, Sant Ajaib Singh Ji, ha dichiarato che è nostro dovere sedere alla porta del Maestro e continuare a fare Simran, a sforzarci. Se la porta interiore non si apre, significa che non siamo pronti; in ogni caso non dovremmo abbandonarla. Uno non si può preparare tralasciando il lavoro oppure riducendo gli sforzi. Dobbiamo continuare a impegnarci sempre di più finché il ferro arrugginito e macchiato non viene lucidato ed è pronto per essere trasformato in puro oro scintillante. Il Simran può fare questo. Quando l’anima è pronta, è sufficiente un unico sguardo del Maestro.
Sant Ji ha scritto che chi sacrifica il corpo e la mente per il Maestro, manifesta il Signore Onnipotente. Se il cortile del cuore è puro, allora l’Amato viene a prendervi dimora.
Affermò che questo sentiero dell’amore non è facile; è più tagliente della lama di una spada. Salire sulla croce è facile… ma è ben difficile conquistare il vero Amore. Il Signore è compiaciuto solo se uno muore in vita. Il Simran ci porterà a questo, il Simran costante può renderlo possibile.
Anche Bulleh Shah dice che in questo Sentiero dell’amore (per il Signore Supremo) c’è dolore; chi s’immerge profondamente in questo dolore, trova il massimo piacere e felicità.
Mira Bai ha scritto nel suo bani:


Ora sono totalmente inerme, non so che fare.
Se avessi un paio d’ali, volerei direttamente da te.
Mira prega, o mio Beneamato, vero Signore, quando mi verrai incontro?
Mira s’è innamorata perdutamente dei tuoi modi sottili e misteriosi.


Sant Ji ha detto che quando un vasaio lavora, con una mano colpisce il vaso all’esterno per renderlo forte e per dargli forma mentre con quell’altra lo sostiene dall’interno. Nel trasformare una piccola massa d’argilla in qualcosa di meraviglioso, offre il suo sostegno senza permettere che venga distrutta.
Il grande Maestro Kirpal Maharaj Ji soleva dire che quando il Signore vuole scrivere un poema nella vita di qualcuno, lo manda alla scuola delle dure prove, privazioni e difficoltà per farlo diventare, alla fine, pari a lui.
Riusciamo a partecipare a questi sacri programmi in virtù di una grazia particolare. È come l’arrivo della primavera, quando tutta la natura sboccia in un nuovo e rinnovato principio. Voi amati siete venuti qua per fare Simran affinché il Maestro possa ringiovanirvi e farvi procedere oltre in questo santo Sentiero. Avvantaggiatevi di questo periodo, non fatevelo sfuggire. Sant Ji ha detto che non si riconquista più il tempo perduto; Kirpal ha spiegato ad Ajaib: “Sali sulla barca e attraversa l’oceano”.
I miei ringraziamenti particolari agli amati che hanno lavorato in modo così infaticabile per organizzare ogni cosa per tutti noi. Hanno compiuto un lavoro splendido. Mostriamo la nostra stima facendo quel lavoro per cui vengono tenuti questi programmi, ossia il Simran.
Sant Ji diceva che se siamo in compagnia di un imperatore, non dovremmo parlare con lui di cose indecorose. L’imperatore ha molti modi per darci ciò che desidera dalla sua tesoreria. Possiede regni, gioielli e ben altro, allora perché chiedere solo un vile sasso! Intendeva che quando ci presentiamo davanti al Maestro, che è il Possessore di tutto, non dovremmo parlare di cose minori e di cose mondane. In ogni caso sono a vostra disposizione per qualsiasi domanda concernente la meditazione.
Si terranno i darshan di gruppo e i colloqui in base al tempo disponibile. In un modo o nell’altro è mio desiderio incontrare e vedere tutti voi da vicino, anche se solo per un breve momento. La mia speranza è di veder risplendere la meravigliosa Forma del mio amato Maestro e il Simran del Signore nei vostri volti e nei vostri occhi, secondo il desiderio del mio grande Guru.
Ora ho detto ciò che il Maestro, il Satguru Ajaib Singh Ji, mi ha ispirato. Per qualsiasi sbaglio, riconoscibile o impercettibile, chiedo perdono al Maestro e al sangat.
Sono stato portato qui da Sant Ji come un lustrascarpe di ognuno di voi, del caro Sadh Sangat, e come vostro servo e sevadar a tempo pieno senza ricompensa o stima di alcun tipo.


Sadhu Ram