Messaggio di compleanno
15 agosto 2007
Guru pyari Sadh Sangat Ji,
inchiniamoci tutti alla porta del Satguru in cerca dell’amore e della
misericordia.
Il nostro beneamato Satguru, Sant Ajaib Singh Ji Maharaj Ji, diceva: «Oh
amato, è difficile rimanere discepolo. Uno deve abbandonare la propria
testa (ego) all’altare dell’amore per il Maestro. È facile
portare il titolo di discepolo, ma è difficile mantenerne la condizione».
Chi diventa discepolo del Maestro, ottiene il Simran da lui.
Chi ama il Maestro, continua sempre a fare il suo Simran.
Solo un perfetto Maestro può rimuovere tutti i nostri difetti, peccati
e manchevolezze.
Il Maestro lo fa per chi ripete il Simran come lui dice e desidera.
Attraverso il Simran uno raggiunge la decima porta interiore.
Chi vi riesce, è chiamato Gurumukh o vero
discepolo del Maestro.
Sant Ji ha detto: «Chi desidera incontrare il Beneamato, deve conquistare
l’amore con cuore sincero. Questa è un’ottima opportunità
di incontrare il Signore».
Sant Ji diceva che la maggior parte di noi non trascorre così tanto tempo
nel Simran come il Maestro ci ha indicato, però poi ci lamentiamo che
non riusciamo a concentrarci e che non siamo progrediti nell’intimo.
Diceva che se qualcuno va al cinema e vi trascorre tante lunghe ore riempiendo
la mente con le impressioni del mondo, poi non va dai gestori del cinema per
protestare che non è progredito interiormente.
Chi fa Simran come indicato dal Maestro, non si lamenta mai di non essere progredito.
Noi dedichiamo più tempo al mondo che al Simran e poi le nostre vite,
e perfino i nostri sogni, sono sature con la sporcizia del mondo.
Attraverso il Simran uno deve lavare nell’intimo la sporcizia del mondo
e delle cose mondane, delle passioni, dei piaceri, dei peccati; il Simran può
far questo per voi.
Chi diventa vero amante del Maestro, ritira lentamente l’attenzione dal
mondo e trascorre il massimo tempo nel Simran. Questa pratica di meditazione
del Simran è la tecnica sacra, onorata da Dio, generata da Dio stesso
tramite la quale possiamo rimuovere dall’intimo la contemplazione e la
rimembranza del mondo per sostituirle con quelle del Maestro e del Signore.
Chi compie questo lavoro, riceve dal Maestro la ricompensa del Simran. Quel
discepolo diventa assai caro al Maestro e lui lo protegge costantemente con
la sua stessa vita.
Il Maestro è dentro di noi, ma noi stiamo vagabondando all’esterno
in ogni sorta di dramma e di desiderio del mondo. Quando non ricordiamo e non
agiamo in base a quel che il Maestro ci ha detto di fare, allora come riusciremo
ad andare nel luogo dove il Maestro desidera portarci?
Il Maestro concede il suo stesso posto a quel discepolo che fa il Simran perfetto
nel mondo, a chi consegue e perfeziona il Simran durante questa vita.
Tutti vengono dal Maestro con i propri desideri e problemi del mondo (lavoro,
malattie, povertà, problemi coniugali, di famiglia, eccetera).
Il cuore dei Santi e dei Mahatma è molto soffice e colmo di misericordia.
Soffrono alla grande in modo naturale nell’ascoltare i nostri dispiaceri
e difficoltà.
Di rado qualcuno va da loro solo per il Maestro stesso, per il Simran, e per
cercare la loro grazia con il fine della crescita spirituale.
Allorché otteniamo le cose del mondo, le nostre sofferenze rimangono
con noi e possono anche aumentare; non diminuiscono.
Il fatto di ottenere cose mondane dal Maestro e risolvere avversità mondane,
non rimuove le nostre sofferenze.
Sant Ji ha detto che il conseguimento di cose mondane non appagherà la
nostra fame né rimuoverà le nostre pene.
Solo il Naam del Maestro può darci appagamento.
Se volete porre fine alle vostre pene e sofferenze, chiedete il Naam al Maestro.
Il Simran del Naam del Guru ci accorda la vera pace e contentezza.
Le cose mondane non possono farlo; le nostre sofferenze rimarranno.
Quando andate dal Santo, parlate con lui solo del Simran.
Lui vi dirà come migliorarlo.
Lui vi dirà come migliorare la vostra vita.
Lui v’ispirerà a fare tutto quel Simran, che procurerà la
vera pace e la vera contentezza eterne e durature.
Kirpal Maharaj Ji diceva che il Simran rappresenta la risposta a tutte le nostre
domande e a tutti i nostri problemi; racchiude un potere enorme, ha un grande
effetto su di voi. Soleva chiedere agli amati: «Come mai, pur considerandolo
una grande cosa, gli attribuite così poca importanza?».
Kirpal Maharaj Ji diceva che i Santi reputano vera celebrazione del loro compleanno
quando viviamo in base a quelle cose che ci chiedono di fare.
Lui vi dice solo cose positive; ha profondamente a cuore i vostri interessi.
Lui vi unisce al Naam, al Simran affinché la vostra vita migliori, le
vostre pene finiscano e otteniate la vera pace e contentezza.
Baba Ji (Sant Ajaib Singh Ji) diceva che i bhandara e le celebrazioni hanno
un certo valore, tuttavia non compiacciono il Maestro tanto quanto il fatto
di celebrare la vita di un Santo mettendo in pratica quel che lui vuole per
il nostro bene.
Il nostro benessere sta nel migliorare la vita come lui desidera, sintonizzare
il nostro cuore e la nostra mente con il Simran; ciò vi procurerà
una felicità estrema per tutti i tempi a venire.
Che altro può dire il Maestro se ancora la nostra mente non ascolta,
se ancora non vogliamo cambiare? … uno può continuare a fare ciò
che desidera.
Il nostro elevatissimo e amatissimo Sant Ji era, e rimane per sempre, il Possessore
di tutto, il Donatore di tutto, l’Artefice di tutto e il più Misericordioso.
Miei cari, c’è ancora tempo; non andatevene da questo mondo a mani
vuote. Desidero che da oggi in poi incominciate a trarre giovamento dalle fontane
di grazia e di nettare che lui vi ha portato; in tal modo risvegliate la vostra
fortuna assopita. Kabir Sahib dice: «Manderò a Sat
Lok (la Casa Eterna, il Piano della Luce e della Pace) quelle anime che
risveglierò».
Il vostro lustrascarpe,
Sadhu Ram
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